
Francesco Pugliese, ex amministratore delegato di Conad e da ottobre scorso nel cda della De Cecco
Francesco Pugliese, da ottobre nel Cda della De Cecco, alcuni suoi familiari e Mauro Bosio sono al centro di un’inchiesta la cui ipotesi di reato è la corruzione tra privati e autoriciclaggio nell’ambito dell’acquisizione dei negozi del gruppo francese Auchan da parte di Conad. Si registra che la Procura della Repubblica di Bologna e la Guardia di finanza hanno sequestrato oltre 36 milioni di euro e indagato nove persone. Tra queste, spiccano l’ex ad di Conad Francesco Pugliese e l’ex direttore finanziario Mauro Bosio, che avrebbero costituito, secondo l’accusa, una fiduciaria per ricevere false consulenze da parte di imprenditori. La denuncia è partita da due cooperative di dettaglianti associate. Conad risulta parte lesa nel procedimento.
A disporre il sequestro il gip del tribunale di Bologna Nadia Buttelli. Dei 36,5 milioni, oltre 28 milioni quale profitto del reato corruttivo e, la parte restante per autoriciclaggio.
Pugliese e Bosio sono accusati, tra l’altro, dal procuratore facente funzioni Francesco Caleca e dalla pm Michela Guidi, che hanno coordinato il nucleo di polizia economica e finanziaria del comando provinciale delle Fiamme gialle, di aver costituito, con la complicità dei propri familiari (sono indagati anche moglie e figlio di Pugliese e il fratello di Bosio) e con l’interposizione di una fiduciaria, una società di consulenza con sede a Milano. In un secondo momento, avrebbero ottenuto oltre tre milioni da società di trasporto e deposito in occasione di contratti stipulati con altri fornitori di servizi e per 11,3 milioni da un imprenditore romano residente all’estero, formalmente giustificati da false prestazioni di consulenza. Tutte le persone coinvolte nell’inchiesta, fino a prova contraria, sono innocenti.