
Marco Di Marzio Il presidente di Spoltore per Nuova Pescara evidenzia i limiti dell’economia spoltorese senza investimenti e programmazione
Anche Di Pillo (lista Pettinari Sindaco) al consiglio comunale spoltorese: “La politica ha grandi responsabilità sulle incertezze di oggi”
Il comitato Spoltore per la Nuova Pescara ha partecipato al consiglio straordinario che si è tenuto il 10 aprile nel municipio di Spoltore. Il presidente del comitato, Marco Di Marzio, convinto sostenitore della Fusione sin dalla campagna per il referendum, si è espresso così: “Mentre la politica, per non perdere i propri privilegi, è impegnata a boicottare in ogni modo il risultato del referendum del 2014 il nostro territorio sta morendo. La mancanza di investimenti e di programmazione sta uccidendo il nostro tessuto economico e di conseguenza sociale su tutta l’area vasta e sulla regione. Il Comitato Spoltore per la Nuova Pescara”, ha aggiunto, “chiede che venga applicata la Legge regionale nei tempi predetti e che non si rimandi ulteriormente la Fusione, la politica ha avuto 11 anni per procedere alla realizzazione della volontà cittadina espressa nel referendum del 2014, la Fusione infatti non rappresenta solo la nascita di una nuova città, ma è l’occasione per dare una scossa all’economia del territorio, la nuova città avrebbe a disposizione un cospicua borsa di circa 150 milioni di euro spalmati su 10 anni per investire sul territorio, derivanti dalla razionalizzazione dei costi delle macchine amministrative per effetto delle leggi nazionali che regolamentano il processo di fusione, inoltre la Nuova Pescara avrebbe la possibilità di attrarre finanziamenti europei destinati allo sviluppo della macroregione adriatico ionica”.
E sull’ipotesi di un nuovo referendum Di Marzio è stato chiarissimo: “Diciamo no ad un nuovo referendum che ha come scopo quello di sovvertire il risultato del precedente, lo riteniamo inutile e costoso. Referendum che viene chiesto promuovendo la paura attraverso la diffusione di mezze verità e fake news che nascondono solo la volontà della politica di mantenere lo status quo. Anche nel Consiglio comunale aperto che si è tenuto a Spoltore è stata chiara la volontà della politica tutta di usare il metodo della paura per non realizzare la volontà cittadina. Andiamo avanti con il progetto che porterà ad un vero sviluppo del nostro territorio”.
Per il consigliere di Pescara, Massimiliano Di Pillo (lista Pettinari Sindaco) che ha preso parte al consiglio spoltorese: “In questa fredda legge regionale di fusione manca il cuore, ed è forse quello che dobbiamo cercare di creare anche e soprattutto con eventi che possano spiegare alla cittadinanza dei tre comuni, quanto sia importante unire le forze, e non soltanto unire i servizi, le tradizioni, e forse per ultimo i consigli comunali. La politica ha grandi responsabilità nelle incertezze che oggi, a distanza di poco più di un’anno dal D-Day della fusione, sono concrete e reali nella popolazione non solo di Spoltore e Montesilvano. Moltiplichiamo gli incontri e i dibattiti chiarificatori, e non pensiamo solo alle tappe che ci impone il cronoprogramma della legge, altrimenti il giorno dopo aver attuato la fusione, i comitati Pescaraexit si moltiplicheranno e un nuovo referendum ci ridurrà a semplici haters, ricomponendo un campanilismo becero e distruttivo”.