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A Pescara, come a Roseto, la sicurezza stradale non è una priorità

25 Gennaio 2025 da Redazione

di Ernesto Grippo*

A Pescara la sicurezza stradale non è una priorità . E’ in buona compagnia il capoluogo adriatico,  anche a  Roseto degli Abruzzi, dove ho a disposizione nove agenti per 26.000 abitanti,  non lo è altrettanto e il sottoscritto in conferenza stampa ha chiesto scusa a rosetani e forze di polizia. A Pescara, la sicurezza stradale non è una priorità sul versante della manutenzione della sede stradale: lo testimoniano le buche, la carenza di segnaletica orizzontale visibile, la segnaletica verticale spesso insufficiente. Lo confermano alcune  piste ciclabili fantasiose e non rispettose delle linee guida del Ministero ed anche del Codice della Strada.

I dati sui sinistri rilevati dalla Polizia locale nel 2024, raccontano di tre morti, 539 feriti sui 1.259 sinistri rilevati. Stando al dato nazionale, le Polizie locali rilevano il 66% di sinistri, quindi sarebbe doveroso raccontare a Pescara qual è la percentuale di sinistri rilevati dalla P.L. rispetto al totale dei sinistri. Ricordiamo che un accordo Anci-ministero dell’Interno stabiliva che i comuni capoluogo di Provincia dovevano rilevare tutti i sinistri in ambito urbano h24.

Pescara, nonostante abbia una dotazione organica perfettamente in linea con quel rapporto ottimale  di 1 agente ogni 700 abitanti, non riesce a trovare la quadra su un servizio h24. Ma su questo tema non si registrano prese di posizione della Prefettura e delle altre forze di Polizia che si ritrovano, loro malgrado, a distogliere personale dal controllo del territorio nella fascia notturna per il rilievo “a fatica” dei sinistri stradali. E il report della Polizia locale di Pescara per l’anno 2024 su questo versante risulta gravemente carente.

Racconta che sono state 122.054 le sanzioni totali. Di queste, 38.723  le violazioni registrate dai Tred. Ma non ci dicono di queste quante per il solo superamento della linea di arresto o per il cambio di corsia e quante invece per il passaggio con il semaforo rosso. Si continua a non voler rendicontare quanti siano stati i sinistri negli incroci presidiati dai Tred negli ultimi cinque anni precedenti alla loro installazione e quindi di quando siano eventualmente diminuiti grazie ai Tred. E  poi gli scarni numeri del report sulle violazioni alle norme di comportamento , cioè quegli articoli del codice la cui violazione mette a rischio la sicurezza stradale. In primis il cellulare con le 1008 sanzioni vale a dire meno 2,7 sanzioni al giorno, considerando che si lavora su tre turni , meno di una sanzione a turno da parte di tutto il reparto di sicurezza stradale ed infortunistica.

Il ministro Salvini ha voluto fortemente un incremento di questa sanzione prevedendo l’immediato ritiro della patente alla prima infrazione oltre alla sospensione breve se il conducente ha meno di venti punti. La colpa di questo inasprimento è attribuibile alla scarsità delle violazioni contestate in questi anni, come racconta il report pescarese.

Azzardiamo una previsione: l’inasprimento delle sanzioni comporterà una diminuzione di controlli, confidiamo di essere seccamente smentiti dai fatti al prossimo report. Pochissime le sanzioni per omesse revisioni solo 796, meno di 2 al giorno. Inesistente il dato sulle mancate coperture assicurative. E questo punto merita una riflessione particolare con la premessa che certamente il Comando non ha rendicontato perché il numero non era elevato ma non è certo zero. I dati forniti dall’Associazione delle compagnie assicurative raccontano che nel 2023 erano oltre 2,8 milioni le autovetture prive di copertura in circolazione. Si segnala un incremento nel 2024. Ma stiamo ai dati certi. La media nazionale è del 6% di veicoli senza assicurazione . L’Abruzzo ha un dato pari al 5,6% ma Pescara si attesta al 6,1%. Il parco di veicoli dei residenti nel Comune di Pescara è di 236.000 e di queste 14.000 senza copertura assicurativa.

Un dato inquietante non considerato dal report . E’ molto grave. Poi, il report pescarese racconta delle campagne per la guida con il cellulare, per la guida con alcool e droga, velocità e senza casco o con casco non omologato. Ben vengano, ma si accompagnano con la repressione e questa manca. Perché dire che sono state fatte solo 21 sanzioni per guida con abuso di alcool o con droga vuol dire testimoniare l’assenza di controlli a meno che non siano il frutto di 20.000 autovetture controllate. E poi questo dato stride con il forte consumo di droga che pone Pescara al primo posto in Italia per uso di cocaina ed ai primissimi posti per uso di droghe in genere. Anche per questo profilo, la nuova riforma del codice ha inasprito le sanzioni stabilendo che non occorre più la sintomatologia per sanzionare.

Tutto più facile sempre se si mettono pattuglie in strada a fare questa attività. Il report non racconta le multe per eccesso di velocità. L’art. 142 è totalmente inapplicato? E poi si pensa ad istituire le Zone 30 quando con le Zone 50 i controlli sono stati zero?

Scarse le multe per i monopattini, solo 210, meno di 1 al giorno, quando in tutta la città le guide senza casco sono  la regola e sino alla modifica del Codice i minorenni erano obbligati a indossare il casco, oltre al divieto di andare in due ed all’obbligo di indossare il giubbotto ad alta visibilità dall’imbrunire all’alba. Il report non dice nulla sulle multe eventuali a automobilisti che hanno omesso di dare precedenza ai pedoni, ai pedoni che attraversano in modo irregolare, ai ciclisti che non rispettano il codice andando contromano o sui marciapiedi.

Criptico il dato sul lavoro delle telecamere: la videosorveglianza, con le sue 608 telecamere di cui 27  ambientali e 15 per la lettura targhe ha consentito 279 estrazioni video, ottimo risultato, ma poi 627 accertamenti targa? Che vuol dire, a che risultati hanno portato erano determinati da alert per autovetture rubate, senza assicurazione, senza revisione? E’ doveroso rendere leggibile il dato per dare giustizia del lavoro svolto e dei soldi investiti sul versante della sicurezza, anche stradale, e della prevenzione e repressione della criminalità. Premesso che alle Polizie locali non può essere chiesto di operare a tutto tondo su più fronti, ricordiamoci sempre che il nostro core è la sicurezza stradale e ad ogni sinistro mortale o con feriti chiediamoci se abbiamo fatto tutto il possibile per prevenirlo o evitarlo.

*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi

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