Massimiliano Di Pillo, consigliere di minoranza a Pescara (Lista civica Pettinari sindaco)
Ennesima dolorosa stazione lungo la Via Crucis che porterà (?) alla nascita di Nuova Pescara, con la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Lo rende noto Massimiliano Di Pillo, consigliere d’opposizione a Pescara nella lista civica Pettinari Sindaco. “Per oggi pomeriggio (14 gennaio 2025, ore 15.30) è stata convocata, dal consigliere comunale di Montesilvano Adriano Tocco, presidente della 3^ Commissione Nuova Pescara, un incontro per discutere dell’atto deliberativo congiunto sulla convenzione per i servizi turistici, punto importantissimo del futuro del territorio dell’intera area metropolitana. La valenza e l’importanza di tale convocazione cozzano violentemente con una concomitanza che elimina il 60% dei componenti della stessa commissione”, dice Di Pillo. “La concomitanza è la convocazione nello stesso giorno e nello stesso orario del Consiglio comunale a Pescara, oltretutto un Consiglio molto importante relativo all’approvazione del Dup e del Bilancio. Di seguito a questa concomitanza, prendendo parola nell’ultimo consiglio, ho chiesto al presidente del Consiglio comunale del Comune di Pescara Gianni Santilli (presidente anche dell’assemblea dei Consigli comunali riuniti), di chiedere ufficialmente l’annullamento della convocazione della stessa Commissione 3^ della Nuova Pescara. A tale richiesta è seguita oggi una mia mail ufficiale, in cui chiedo allo stesso presidente Tocco di revocare tale convocazione”.
Massimiliano Di Pillo aggiunge, senza fare sconti a nessuno: “Tutto questo dimostra, qualora ce fosse ancora bisogno, dell’assurdità dell’attuale condizione che definisce perfettamente la volontà nettamente contraria al rispetto del referendum e della legge di fusione dei consiglieri comunali e dei sindaci dei comuni di Montesilvano e Spoltore. Gli stessi sindaci di Montesilvano e Spoltore, Ottavio De Martinis e Chiara Trulli, pochi giorni fa, hanno partecipato ad un incontro che ha palesato la volontà di proporre un nuovo referendum che annulli il referendum del 2014, dove il 64% dei cittadini dei tre comuni fu d’accordo alla fusione dei tre comuni. Chiederò ufficialmente ai due sindaci che tale futile e puerile concomitanza non accada mai più e che venga rispettato il volere dei cittadini, oltre che il rispetto del ruolo dei consiglieri del comune di Pescara, a cui oggi viene impedito partecipare alla 3^ Commissione della Nuova Pescara”.