Il comandante della Polizia locale che consiglia di evitare il centro di Pescara causa G7 (22-24 ottobre) è la sconfitta di Pescara e la conferma di quanto sia indispensabile e urgente la creazione di Nuova Pescara. Per far fronte a un evento al di sopra delle capacità fisiche di Pescara e, pare di capire anche dell’abilità dell’apparato politico e burocratico di stanza a Palazzo di città, il numero 1 dei vigili, Danilo Palestini, ha escogitato un rimedio bislacco. In sostanza, il comandante ha detto, non si sa se per una sua sortita personale o se guidato dai comunicatori: Vi consiglio di evitare di venire in centro se non è strettamente necessario. Frase che, nella brutale semplificazione giornalistica, è diventata Non venite a Pescara. Una città incastellata è talmente fuori dal tempo da farci dubitare che il sindaco Masci e gli assessori la pensino così.
Si sono incazzati un po’ tutti, soprattutto i commercianti del centro. Se permettete, mi incazzo anche io. E’ ora che Pescara la smetta di andare a testa bassa come un mulo e avvii una seria collaborazione con Spoltore e Montesilvano, che dovranno fare altrettanto. Una città davvero all’altezza del G7 avrebbe coinvolto sin dalla fase di progettazione le due città con cui si unirà nel 2027, sempre che la politica non voglia cambiare e imbrattare anche la seconda Legge di Fusione. I problemi sono il traffico e i pochi parcheggi? Per limitarne gli effetti negativi, sarebbe bastato sfruttare gli spazi di Montesilvano e Spoltore, mettere su un valido servizio di bus navetta, magari coinvolgendo gli operatori privati, e comunicarlo per tempo. Anche sul servizio taxi si sarebbe potuto fare qualche ragionamento. Pescara, grazie al supporto di Spoltore e Montesilvano, avrebbe dato una prova di efficienza degna di una grande città, categoria alla quale non ci si iscrive per le mattonelle sbiadite di corso Umberto né per i fontanoni di piazza Sacro Cuore. Nuova Pescara, ci si ostina a non volerlo capire, è l’occasione per programmare il futuro, crescere e migliorarsi tutti insieme. Se, poi, il G7 ha bisogno di una città svuotata, ma ci pare strano pur comprendendo alcune limitazioni dovute a motivi di sicurezza, dovremmo chiederci quale convenienza abbia avuto Pescara ad ospitarlo.
In questa vicenda non poteva mancare la domanda tragicomica. Eccola: si alza il sipario sul G7 della cooperazione ma, di preciso, Pescara con chi coopera? Io so per certo che non lo fa al meglio con Montesilvano e Spoltore, soprattutto sul tema trasporti. (emmeci)