di Gianni Melilla*
L’Abruzzo sembra finalmente dotarsi di una Film Commission, arrivando purtroppo, in compagnia del Molise, ultima tra tutte le Regioni italiane. La Legge abruzzese n 53 del 20 novembre 2017, è stata colpevolmente inattuata e lasciata senza finanziamenti. Ora la Regione Abruzzo, dopo un colpevole quanto ingiustificato ritardo e a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali, sembra aver capito l’importanza di dotarsi di una struttura che possa attrarre produzioni cinematografiche con importanti ricadute economiche sul territorio e con lo sviluppo di imprese e professionisti del settore.
Per dare una idea di cosa smuova una Film Commission, basta guardare i dati della Puglia: nei primi anni di attività ( 2006-2016 ) Apulia Film Commission ha erogato 11 milioni di finanziamento a 269 produzioni cinematografiche che hanno interessato 180 comuni pugliesi con una ricaduta economica di 46 milioni di euro che, sommata all’indotto generato sui territori, è arrivata a 90 milioni di euro. E negli ultimi anni gli investimenti erogati con i Fondi Europei POP-Fesr, sono aumentati di ulteriori 10 milioni di euro con un raddoppio dell’ indotto generato sul territorio. La promozione del brand Abruzzo nel comparto del cinema e dell’audio visivo ha anche un impatto enorme sul versante turistico e culturale. Negli ultimi anni in Abruzzo sono state realizzate varie produzioni cinematografiche e televisive, ma non hanno lasciato tracce significative. Le produzioni hanno portato quasi tutto da fuori, sono state casuali ed estemporanee e dunque non vi è stato nessun arricchimento di professionalità abruzzesi del settore.
L’esistenza di una Film Commission abruzzese può invece operare una politica sistematica di attrazione delle produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali finanziati con bandi annuali per i quali è possibile accedere a finanziamenti europei e nazionali. Nei bandi , come già avviene nelle altre regioni italiane, si dovrebbe, a fronte di finanziamenti pubblici, obbligare le produzioni a spendere sul territorio e occupare quote di personale specializzato abruzzese. Un impegno importante sarebbe, poi, anche il sostegno alle produzioni regionali e la previsione di percorsi formativi a livello accademico per mettere a disposizione delle produzioni le professionalità necessarie e in linea con gli straordinari avanzamenti tecnologici del settore.
Da promuovere anche la sinergia con importanti esperienze maturate nel sostegno alle produzioni regionali da parte di soggetti abruzzesi come, ad esempio, la Fondazione Pescarabruzzo che da anni finanzia meritoriamente film e documentari di rilievo nazionale. Attraverso i finanziamenti che la Regione Abruzzo mette a disposizione delle produzioni si creano per loro vantaggi economici e per l’Abruzzo la possibilità di sviluppare un indotto importante, dall’accoglienza all’occupazione di artisti e maestranze locali. Le attività ricettive e commerciali avrebbero modo di coprire anche mesi dell’anno in cui non vi è un grande flusso turistico. I servizi alla produzione cinematografica dovranno essere stimolati e sostenuti dalla Film Commission abruzzese ed essi sono tanti come, ad esempio, la ricerca di location appropriate tramite un’offerta completa dell’enorme patrimonio paesaggistico, urbano, montano, costiero dell’Abruzzo regione verde d’Europa; la facilitazione per tutte le pratiche burocratiche e i permessi da richiedere per le produzioni ai Comuni, agli Enti Parchi Nazionali e alle Riserve Regionali, alle forze dell’ordine.
Naturalmente Abruzzo film Commission dovrà darsi anche la missione di favorire lo sviluppo di aziende di servizi e di professionisti nel campo artistico e culturale in grado di dar vita a un’efficiente filiera regionale del cinema e dell’audio visivo. Come accade nelle altre regioni italiane a tale scopo dovrà essere dedicato un apposito Fondo regionale di premialità per le produzioni che siano al 100% abruzzesi. In altre parole vanno sostenute in una prima fase le produzioni 100% Abruzzo, dalla ideazione, alla produzione e alla distribuzione in Italia e nel mondo.
La formazione delle professioni di base da sostenere e mettere a disposizione delle produzioni, è particolarmente impegnativa e spazia dai sarti ai costumisti, dai truccatori ai parrucchieri, dagli attrezzisti ai falegnami, dagli elettricisti ai macchinisti, dai fonici ai microfonisti, dai video assist agli assistenti di produzione. Risultano essenziali le collaborazioni con i canali di Alta Formazione già esistenti in Abruzzo. Insomma il programma di lavoro della Film Commission abruzzese è complesso ed impegnativo. Ma abbiamo l’aiuto di studiare e replicare le esperienze realizzate in altre Regioni partite prima, evitando i loro errori. L’Abruzzo arriva tardi, ma ha potenzialità uniche, a partire dalle sue bellezze territoriali e dalla vicinanza con Roma che è un luogo unico nella storia del cinema mondiale e ricco della presenza delle produzioni cinematografiche e televisive più importanti d’Italia.
Per questo Abruzzo film Commission, se svincolata da logiche clientelari e campanilistiche purtroppo sempre in agguato, può rappresentare una ottima occasione di crescita professionale, culturale e turistica dell’Abruzzo in un campo moderno e aperto al più ardito sviluppo tecnologico e industriale come il cinema e la televisione. Speriamo finalmente di recuperare terreno rispetto a Regioni che da tempo sono proiettate in questa frontiera di sviluppo qualificato con risultati straordinari per le loro economie culturali e turistiche.
*Presidente emerito del Consiglio Regionale ed ex parlamentare