di Ernesto Grippo*
Che la sicurezza stradale da troppo tempo sia solo strumento di propaganda ad ogni livello istituzionale è certo. L’ultima querelle sugli effetti positivi della riforma del Codice della strada lo testimonia. Il ministro Salvini, insieme al ministro dell’Interno, tre giorni dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice, ha snocciolato dati sulle patenti ritirate e sui punti detratti, ma senza dire i numeri dei tre giorni antecedenti, quelli relativi al vecchio Codice. Una propaganda mediatica a cui sfuggono le prefetture: i loro uffici che dovrebbero essere i collettori di dati provenienti da Polizia di Stato, Carabinieri e, soprattutto, Polizie locali di comuni capoluogo e non. Dati da rendere noti con periodicità, rendicontando la quotidianità di risorse umane presenti e di numero di auto, moto e autocarri controllati, oltre alle multe elevate specificando gli articoli violati.
L’accountability è una cosa seria, troppo seria per aggirarla con numeri a caso che si prestano a letture insignificanti. In questi giorni, di nuovo Salvini gongola per un dato sui sinistri stradali mortali che sarebbero diminuiti ad appena venti giorni dall’introduzione del nuovo Codice. Ed ecco che dall’altra parte la lodevole, unica e insostituibile Associazione Amici della Polizia stradale, con il suo presidente Giorgio Biserni che sconfessa il dato della ministero dei Trasporti, ricordando che sono stati omessi i sinistri rilevati dalle Polizie locali, che ne rilevano addirittura il 66% .
A parte il fatto che recenti accordi tra Anci e Ministero dell’Interno imporrebbero alle città capoluogo di rilevare il 100% dei sinistri in ambito urbano, ma molte di queste, tra le quali Pescara, si sottraggono a tale compito scaricando su altre forze di Polizia una competenza propria della Polizia locale finalizzata a liberare Polizia di Stato e Carabinieri da questa incombenza per consentire loro di garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico. Ma su questo tema non giungono richiami del Ministero dell’Interno né, tantomeno, prese di posizioni dei prefetti.
In quest’ottica, Regioni lungimiranti come l’Emilia Romagna impongono, dopo aver individuato gli ambiti territoriali ottimali, le unioni dei comuni per garantire servizi h24 di Polizia stradale su tutto il territorio. In Abruzzo siamo lontani da queste politiche pragmatiche e coerenti.
Ma la stoccata pesante del presidente Biserni arriva con un post su Facebook. “In uno Stato appena appena serio, che fa parte del G7, i due ministri dei Trasporti e dell’Interno dovrebbero pretendere anche ‘manu militari’ i dati degli incidenti rilevati da tutte le polizie dello Stato e Polizie locali, che rilevano il 65% dei sinistri. E per i comuni che non ottemperano, sanzioni economiche con tagli ai finanziamenti, unico linguaggio che viene percepito. Oggi ai vari comuni che non ottemperano alla trasmissione ogni lunedì mattina, come fanno la Stradale e i Carabinieri, non accade esattamente niente”.
Ogni Polizia locale deve metterci la faccia, ogni Comandante deve rendicontare l’utilizzo delle proprie risorse umane e strumentali sul versante della sicurezza stradale. Ogni giorno. Perché ogni giorno sulla strada si registrano morti e feriti. Ogni giorno e non solo nei fine settimana, nei periodi festivi o a Ferragosto. E invece puntualmente in queste circostanze spuntano controlli straordinari, report , rendiconti…. numeri a tema libero .
Ogni giorno si guida con troppo alcool, dalla mattina alla sera, dopo aver fatto uso di droghe, senza cintura, senza assicurazione, senza revisione, con il cellulare e si ammazzano utenti della strada. Avveniva prima dell’entrata in vigore dell’ennesima riforma del Codice della strada e continuerà ad accadere. A prescindere da slogan, proclami, inasprimento di sanzioni e propaganda di turno.
La Nuova Pescara potrebbe essere una grande occasione. Ma se pensiamo che ancora oggi non si è scelto di dare vita ad un Corpo unico di Polizia locale che avrebbe già potuto dare risposte sul versante sella sicurezza stradale con un apertura h24 che ad oggi non è garantita da nessuno dei tre comuni e dell’anticorruzione con la rotazione del personale, vuol dire che il tema della sicurezza stradale non è nei pensieri della politica locale salvo riesumarlo, senza logica e numeri, per giustificare controlli automatizzati di zone a traffico limitato , autovelox e T-Red.
*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi