di Libera ‘Lia’ D’Amelio*
Dagli ultimi dati pubblicati sulla capacità di spesa delle regioni italiane dei fondi europei, un dato balza subito all’occhio: ogni anno dei 36 miliardi di euro che l’Europa concede con i fondi FESR, le Regioni ne restituiscono circa 11 miliardi per incapacità di spesa e di rendicontazione.
L’Abruzzo è, in questa classifica, penultima e ogni anno restituisce all’Unione Europea 122 milioni di euro, quasi la metà dei 275 milioni di euro che riceve. Questi fondi servirebbero per finanziare startup innovative, rilanciare l’industria, implementare l’offerta turistica sostenibile e incentivare la creazione di distretti energetici per l’autonomia energetica locale. Sono queste le sfide che il nostro Abruzzo e il nostro Sud Italia dovrà superare per tornare a crescere e ad avere una propria identità.
Da questa riflessione nasce la mia candidatura: infatti, se da un lato in molti casi la poca progettualità rende difficile spendere, dall’altra c’è una chiara necessità di rendere più agili i meccanismi di spesa e rendicontazione per permettere ad ogni Regione di realizzare a pieno gli obiettivi di queste linee di finanziamento.
Infine, un rinnovato impegno per la transizione ambientale è necessario, questo però non deve essere ideale come il Green Deal, cioè una misura che chiede di spendere 600 miliardi ma non dice dove prendere questi fondi.
L’Europa è un bivio, da una parte ci sono i nazionalismi che vogliono allontanare i Paesi membri, dall’altra la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa. Se eletta, lavorerò per il raggiungimento di questa seconda strada.
*Candidata alle Europee 2024 con Siamo Europei