di Ernesto Grippo*
A Pescara si chiede l’esercito contro la criminalità diffusa, ammettendo l’incapacità delle forze in campo. All’Aquila il degrado regna sovrano in zona terminal bus e non solo, la maggioranza promette più agenti, mentre il comandante della Polizia locale non è interessato al tema perché va un solo giorno a settimana, bontà sua e dell’amministrazione che lo ha scelto condiviso con Ascoli Piceno. E’ Spoltore il modello da imitare con un comandante, Panfilo D’Orazio, che da anni si dedica al coordinamento intelligente delle telecamere collegate al Sistema nazionale targhe e transiti con una black list carica di potenziali alert. E quando uno di questi alert si attiva, come nei giorni scorsi, per un’autovettura utilizzata da criminali, ecco che il dato viene girato all’Arma dei Carabinieri che scende in campo e scongiura la truffa del finto sinistro che si stava perpetrando, in pieno centro, ai danni non di una anziana ma di una persona lucida, ma confusa.
Non sappiamo se e quando nascerà la Nuova Pescara, ma sarebbe il caso di anticiparne gli effetti su alcuni versanti. E tra questi quello della sicurezza urbana, dove Pescara continua ad avere un sistema di telecamere che l’amministrazione promette di implementare, ma che purtroppo dalla sua nascita non è collegata al Sistema nazionale targhe e transiti e, quindi non è quotidianamente alimentata di dati preziosi rispetto ad auto con potenziale capacità a delinquere.
Due amministrazioni di centrodestra, quelli di Pescara e L’Aquila che annaspano sul tema della sicurezza urbana e un’amministrazione di centrosinistra che rappresenta un modello virtuoso. Qualcosa non quadra, se si pensa che la sicurezza è un tema da sempre caro al centrodestra. E’ certo che la differenza non la fanno i colori politici dei municipi, ma gli uomini e le donne in strada , la tecnologia intelligente utilizzata in modo esemplare da una classe dirigente della Polizia locale capace e volenterosa. A Spoltore, il comandante D’Orazio e i commissari Dioletta e Monaco lo testimoniano a capo di uomini e donne che, certo possono e devono fare ancora di più sul versante della sicurezza stradale ma sono da lodare e prendere ad esempio.
A Pescara , con i suoi 160 uomini della Polizia locale, e all’Aquila, con un organico carente e con un Comandante a tempo pieno che manca dal 2017, si registrano scarsi controlli, Comandi di Polizia locale chiusi di notte e sinistri stradali con morti e feriti senza soluzione di continuità. E’ indispensabile invertire la rotta: i cittadini dovrebbero chiederlo a alta voce, con modi democratici ma perentori.
*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi