di Ernesto Grippo*
La penosa vicenda del Comando della Polizia locale dell’Aquila si arricchisce di atti anomali con l’unica conseguenza di impoverire l’organizzazione del Corpo. Dopo quattro sentenze di condanna da parte di Tar e Consiglio di Stato, che hanno imposto al Comune di nominare un dirigente appartenente ai ruoli della polizia locale e non un dirigente amministrativo come ha sempre voluto il sindaco Pierluigi Biondi dal 2017 a pochi giorni orsono, si è giunti ad un misero epilogo.
Sul filo di lana, il sindaco e l’assessore competente, a fine agosto, hanno esultato per la scelta di ricorrere alla procedura dello scavalco e chiamare per un giorno a settimana la Comandante della Polizia municipale di Ascoli Piceno, Patrizia Celani.
Scelta che pone dubbi perché la procedura è sì legittimata dall’ultimo contratto collettivo anche per i dirigenti, ma va compreso se tale istituto sia utilizzabile quando la figura in questione non è un dirigente di ruolo, come il caso della collega Celani, ma a tempo determinato sulla base di un incarico esclusivamente fiduciario.
Massima stima per la professionalità della comandante Celani, alla quale vanno i nostri auguri di buon lavoro anche in considerazione della fatica che dovrà affrontare dovendosi dividere durante la settimana tra due comuni distanti oltre cento chilometri anche in considerazione del fatto che la stessa risulterebbe destinataria anche di incarichi dirigenziali per i servizi Cultura, Turismo, Eventi, Quintana, Teatri e Musei Civici.
Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino all’Aquila è ancora buio pesto. Lo scorso 27 settembre, con determina dirigenziale n.4404, la comandante Celani ha approvato un nuovo organigramma, Piano delle Attività e responsabili di procedimento. L’atto non richiama in alcun modo la nomina della collega al vertice dell’ente, pregiudiziale per la legittimità di un provvedimento dirigenziale.
Nessun richiamo alla Legge regionale sulla Polizia locale n.42 del 2013, forse perché il sindaco Biondi e l’assessore delegato hanno chiaramente affermato che esiste una “necessità di modifica alla Legge regionale 42 del 2013, con cui viene regolato proprio il ruolo del comandante della Polizia municipale, secondo la quale tale incarico può essere attribuito solo a personale inquadrato nei ruoli della polizia locale”.
Ma sul tema è intervenuta anche l’Associazione nazionale comandanti e ufficiali della Polizia municipale, che ha ricordato al primo cittadino aquilano “che la norma in questione. fortemente voluta da uomini e donne delle Polizie locali abruzzesi, è stata scritta perché si vuole che la Polizia locale operi in totale autonomia, con un vertice qualificato e competente, che risponda all’autorità giudiziaria per le indagini di ogni tipo, che si interfacci con competenza e cognizione di causa con i prefetti e i questori e che sia in grado di gestire servizi di polizia stradale con alta professionalità.”.
Non si trova nessun richiamo a regolamento di attuazione della Legge regionale approvata dalla giunta Marsilio. Evidentemente, anche tale regolamento non è di gradimento dell’enclave aquilano. Come dimostra l’allegato alla determina che elenca i responsabili dei Nuclei e degli Uffici continuando ad attribuire loro ancora il vecchio grado militare soppresso dal nuovo regolamento che prevede gradi civili. Stranamente, per due nuovi ufficiali non viene individuato alcun grado identificandoli come Funzionari di vigilanza senza grado, anche se in strada li si vede indossare i gradi da Maggiore. Misteri aquilani!
Al riguardo, pur non riconoscendo il regolamento di attuazione, sembra che la scorsa estate siano stati acquistati tutti i capi estivi con le nuove fogge e con l’emblema del guerriero di Capestrano.
Proseguendo nella lettura della determina, si scopre un’altra perla. L’allegato 1 definisce l’organizzazione e non contempla in alcun ruolo il neo dirigente. Praticamente, il neo comandante firma un atto che organizza un settore dove il vertice non è rappresentato dal neo dirigente. Infatti, tutto rimane in capo al Tenente colonnello Di Berardino al quale fanno riferimento 4 Nuclei e 4 Uffici.
Scorriamo ancora l’atto e arrivano altre incongruenze. Dapprima emerge una notevole carenza di organico. Il sindaco Biondi forse non riconosce la delibera di Giunta regionale n. 85 del 1 febbraio 2019 che approva i modelli organizzativi e operativi delle Polizie locali abruzzesi e che in merito alla dotazione organica stabilisce che data “la infungibilità e specialità del profilo professionale degli appartenenti alla Polizia locale, è doveroso che le amministrazioni mantengano la dotazione organica effettiva in servizio, nella misura minima di almeno un operatore effettivo ogni 700 abitanti e, comunque, mai inferiore a 1″.
L’Aquila, stando all’ultimo dato disponibile, supera di poco i 70.000 abitanti per i quali i 42 agenti, sette ufficiali e due amministrativi, tra i quali ci sono part time, tempi determinati, smart working e aspettative, non sono certo sufficienti se si considerano anche i 473,91kmq di territorio.
Certo, il comune capoluogo di regione è in compagnia di tanti altri comuni che stanno anche peggio, eccetto Pescara che con i suoi 160 uomini merita un plauso per il perfetto rispetto dei parametri. L’Aquila, proprio perché capoluogo regionale, dovrebbe dare ben altro esempio.
Nel merito gli uffici ed i nuclei che non possono certo funzionare . Una centrale operativa aperta 12 ore al giorno con due sole unità, un Urp con una unità a tempo pieno ed una part time. La Polizia commerciale con due sole unità, La Polizia edilizia con un funzionario e tre soli agenti.
Pur ribadendo che tematiche della pubblica sicurezza non sono di competenza della Polizia locale ma dello Stato – ma il terminal bus vede gli agenti di polizia locale protagonisti, loro malgrado – è certo che la sicurezza stradale, il rispetto delle norme in materia edilizia, commerciale ed annonaria, con questi assetti e con questi numeri, non si possono garantire minimamente. Viene da pensare, alla stregua di quanto evidenziato, che l’obiettivo sia avere all’Aquila una polizia locale che non funziona.
*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi