Sono sempre di più le zone franche nella nostra città. Ma non perché non sono previste tassazioni per le imprese, ma perché il Codice della strada non è applicato. Ci sono zone franche itineranti che sono quelle occupate “in itinere” da monopattini con minori senza casco o maggiorenni sui marciapiedi, con conducenti al cellulare, con ciclisti sui marciapiedi e chi più ne ha più ne metta. E poi ci sono le zone franche permanenti che sono quelle dinanzi ad alcune attività di somministrazione dove, oltre a non essere vigente l’articolo 20 che vieta l’occupazione della sede stradale con tavoli pedane o altro, non vigono nemmeno le norme sul divieto di sosta. Infine, le zone franche consolidate. Una di queste è quella che contiene il primo tratto di via Piave e via Fratelli Cairoli. Le foto sono emblematiche. Le abbiamo monitorate per tre giorni e, nonostante il transito pedonale di agenti della Polizia locale, di preavvisi per violazione della sosta nemmeno l’ombra.
Pescara “Cds free” potrebbe essere uno slogan che attrae. I pescaresi non si lamentano e le urne lo hanno confermato. A detta dell’amministrazione, i turisti apprezzano. Cosi è se vi pare… o se vi piace.
Ernesto Grippo