Lettera aperta. indirizzata al direttori dei giornali, del Comitato Saline.Marina Pp1-Nuova Pescara Nord, a firma di Giuseppe Di Giampietro.
Se Il Centro con la gestione Telese sta riequilibrando un poco l’apertura alla società civile, Il Messaggero sta forse diventando la voce ufficiale della destra di governo, anche a livello locale. In pochi giorni sfornati una serie di articoli su un piccolo convegno a Montesilvano, di dubbia attualità. Una strategia?
Non si capisce come possa il quotidiano locale riversare una tale mole di articoli, su un convegno (*4-12-2024 Nuova Pescara, un’annessione (per Montesilvano e Spoltore) gestita da antichi – e pochi nuovi – personaggi locali della politica e della professione, del tutto autoreferenziale (non è stato consentito il contraddittorio né l’intervento dal pubblico), su un tema su cui si è svolta una consultazione pubblica, il referendum per la fusione delle tre città, – chiarissimo nell’esito – in tutte le tre città. (I cittadini hanno scelto Nuova Pescara, contraddicendo le indicazione della gran parte dei partiti).
Come si può interpretare come significativa l’opposizione tardiva ad una consultazione popolare, che chiede di cambiarne gli esiti senza aver mai risposto alle legittime richieste dei cittadini fatte con il Referendum del 2014?
Forse l’unico, pericoloso, effetto che si può ottenere è di diffondere la pervasiva disillusione che non sia servito a niente fare un referendum. Perché dopo 10 anni senza esiti, qualcuno dei politici dice “Ma no, avete sbagliato. Lasciamo le cose come stanno”. Sarà stato inutile parlare alla politica? Tanto le decisioni le prendono loro, come conviene loro. Poi, però, non lamentiamoci delle esplosioni di antipolitica, e della disaffezione ai partiti, all’impegno pubblico e al voto. Un giornale deve saper leggere i fenomeni cittadini, o fare da megafono per i personaggi al potere?