
L’inno di Nuova Pescara La copertina ideata da Giulio Gennari per Tre cuori un’anima sola, scritta da Simone Pavone
Di Marzio (Spoltore per Nuova Pescara) dopo l’incontro pubblico alla Società Operaia: “Ci sono Leggi già scritte e soldi già spesi”
“Ospiti della Società Operaia, al quale va un sentito ringraziamento per averci permesso di svolgere il dibattito e al presidente della SOMS, Luigi Spina per l’impegno nell’organizzazione dell’evento, si è sviluppato un dibattito animato ma sempre corretto tra i partecipanti nel nome della democrazia”– all’indomani del dibattito sulla Nuova Pescara, queste le parole del presidente del Comitato spoltorese a favore del progetto di fusione, Marco Di Marzio.
La gloriosa apertura del dibattito con l’inno della Nuova Pescara (Tre cuori, un’anima sola), progetto presentato da Giulio Gennari, con il brano scritto dal Maestro, Simone Pavone e sostenuto dall’Associazione Nuova Pescara, ha visto immediatamente dopo l’intervento del massimo promotore del progetto, il consigliere di Pescara Carlo Costantini, che ha sottolineato ancora una volta i benefici della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
Antonio Blasioli, vice presidente del Consiglio regionale, documenti alla mano, ha raccontato la storia legislativa del progetto che però non trova ancora il favore da parte della sindaca di Spoltore Chiara Trulli e dal vice presidente del Consiglio comunale Lucio Matricciani, soprattutto rispetto alle tempistiche previste. Perplessità anche da parte del vice sindaco di Montesilvano, Paolo Cilli, secondo il quale molti sono stati i ripensamenti da parte dei cittadini sul progetto nel corso del tempo. Favorevole ad un dialogo più costruttivo la vice presidente del Consiglio spoltorese Agnese Ranghelli.
“Dal dibattito sono emerse le tante difficoltà che un progetto di queste dimensioni nasconde: abbiamo affrontato l’argomento senza filtri e senza censure davanti ai cittadini, che sono stati coinvolti per la prima volta in quelli che sono i meccanismi e i lavori che porteranno alla fusione e alla nascita della Nuova Pescara” , spiega Di Marzio. “Una cosa è evidente: il processo è iniziato ed è inarrestabile, deve andare avanti in primis per rispettare quella che è stata la volontà popolare espressa nel referendum, unico caso in cui si è chiesto ai cittadini di scegliere prima di agire; un vero esempio di democrazia partecipativa. In secondo luogo perché ci sono leggi già scritte, fondi già spesi per realizzare il progetto”.
Da parte di Pescara, invece, rappresentata non solo dallo stesso Costantini ma anche dal consigliere Claudio Croce, presidente della Commissione consiliare per la Nuova Pescara, e inoltre da Massimiliano Di Pillo e Paolo Sola, massima apertura al dialogo e al confronto, pur partendo dalla consapevolezza che il tempo necessario per il processo di fusione dal 2014 ad oggi c’è stato.
“Ad oggi non siamo in grado di dire se la nuova città vedrà la luce nel 2027 o si rinvierà nel 2029, ma sicuramente da questo evento il comitato ne esce più motivato e deciso a continuare a stimolare la discussione pubblica per arrivare ad una fusione giusta che non mortifichi nessuna comunità e anzi che sia un’occasione di rilancio dell’area metropolitana e di conseguenza della nostra amata regione Abruzzo. L’obiettivo è di organizzare altri appuntamenti, coinvolgendo i grandi assenti di oggi come l’On. Luciano D’Alfonso e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri tra i principali attori del processo di fusione, inoltre vorremmo coinvolgere nel dibattito anche soggetti economici come Camera di commercio, Confindustria, Confartigianato, CNA e sindacati” , conclude Di Marzio.