
Duro comunicato dell’associazione: “E’ in contrasto con i princìpi di legalità”
L’ANVU, Associazione professionale della Polizia locale d’Italia, esprime forte preoccupazione in merito alla nomina del nuovo comandante della Polizia locale del Comune dell’Aquila, definendola “un atto nullo e in contrasto con i princìpi di legalità”. Secondo l’Associazione, la decisione del sindaco Pierluigi Biondi – che ha affidato la guida del Corpo a un dirigente tecnico estraneo alla Polizia locale – non solo viola il giudicato amministrativo, ma presenta anche seri profili di conflitto di interessi.
«Si tratta di una scelta che mina la credibilità e l’autonomia della Polizia locale. Il comandante non può essere ridotto a un incarico amministrativo qualsiasi, ma deve essere una figura indipendente e qualificata, capace di garantire legalità e professionalità, come già riconosciuto dal TAR e dal Consiglio di Stato».
L’ANVU ha già segnalato la vicenda alle massime autorità giudiziarie e istituzionali – Prefettura, Procura della Repubblica, Corte dei conti, ANAC e TAR Abruzzo – chiedendo il ripristino della legalità e il pieno rispetto delle decisioni della magistratura amministrativa.
L’ANVU si sarebbe naturalmente attesa un intervento da parte del prefetto dell’Aquila, considerato che egli riveste, in questa vicenda, una duplice funzione: da un lato, quella di commissario di governo, cui spetterebbe di valutare la segnalazione sulla probabile incostituzionalità della legge regionale; dall’altro, quella di commissario ad acta, chiamato a dare seguito all’ordine del TAR con la nomina del comandante in base alla legge vigente al tempo della sentenza. A fronte di tali rilevanti attribuzioni, desta non poche perplessità il fatto che, nonostante le sollecitazioni già rappresentate, non sia ancora pervenuta alcuna posizione ufficiale.