Cani e gatti hanno capito sin dalla notte dei tempi che conveniva ingraziarsi gli umani. Per loro, così carini e giocosi da essere catalogati come animali d’affezione, ora l’Italia ha schiuso le porte del Parlamento dove, a volerla dire tutta, di cani sembrava ne circolassero già abbastanza. Agnelli, vitelli, polli e tacchini, alla pari di conigli e pecore, sono sempre stati apprezzati da quasi tutti gli esseri umani per via del buon sapore. Per loro, continua a non esserci posto in Parlamento, ma nelle pentole e nei tegami sì. Anche sulla brace. Lupi e orsi non sono buoni da mangiare e neppure per il Parlamento, dove le belve abbondano e ne verrebbe fuori un gran casino. E i cervi? Se ti senti un po’ Buffalo Bill, vieni in Abruzzo perché puoi prenderli a schioppettate con la benedizione della Regione. La morale di questa storia qual è? Non c’è. E’ l’immoralità che abbonda. (Libero de Foscolo Ortis)
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