IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO AL PRESIDENTE E AL VICE DEL MUSEO DELL’OTTOCENTO
La consegna delle Medaglie d’Oro de La Renaissance Française è stato un momento esaltante per Venceslao Di Persio e la consorte Rosanna Pallotta e, nello stesso tempo, un momento importantissimo per la dimensione culturale pescarese che, anche grazie a questo riconoscimento, ha compiuto un notevole salto di qualità. Sabato scorso, nel fascinoso Museo dell’Ottocento (viale D’Annunzio, Pescara), in un salone gremito di personalità e appassionati d’arte, i coniugi Di Persio, che della struttura museale sono i proprietari nonché gli ideatori, hanno ricevuto l’onorificenza riservata a coloro che si distinguono nel campo della Promozione Culturale francese. Ed è bastato guardare un po’ dei quadri appesi alle pareti per capire che La Renaissance ha fatto la scelta giusta: i paesaggi di Pelouse, gli incredibili giochi di luce di Bonheur, le visioni di Daubigny, i ritratti di Huet… Il Museo dell’Ottocento, di cui Di Persio è presidente e Pallotta vice presidente, è da città importante, capace di soddisfare la richiesta culturale di chi in città arriva e di chi ci vive. Da questo punto di vista, i pescaresi finora si sono mostrati un po’ pigri e svogliati, quasi non avessero capito che per godere di tanta bellezza non devono andare in qualche capitale a fare i turisti, ma gli è sufficiente salire i pochi gradini del museo di casa loro.
Alla cerimonia di sabato hanno partecipato il console generale di Francia a Roma Fabrice Maiolino; il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri; il vice sindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota; il presidente internazionale de La Renaissance Française, Denis Fadda; il presidente de La Renaissance Française-Italie, Giovanni Agresti. Ha moderato la cerimonia Stefano Papetti, direttore Musei civici di Ascoli Piceno. È intervenuto in videoconferenza l’onorevole Federico Mollicone.
Il presidente Internazionale de La Renaissance Française, Denis Fadda, ha usato parole molto belle: “Ho visitato il Museo dell’Ottocento e devo dire che non somiglia a nessun altro. Un Museo assolutamente eccezionale e che mi ha impressionato tanto come queste persone straordinarie che lo hanno creato. E’ concepito in un modo veramente particolare che ci permette di scoprire dei pittori, degli artisti che non sono obbligatoriamente di grande fama, ma che hanno prodotto delle opere straordinarie. E il talento del signor Di Persio e della signora Pallotta è di aver fatto in modo che chi visita il museo scopre, fa dei paragoni, crea delle similitudini e ci porta a ricostituire la storia della pittura che va da Napoli a Barbizon nell’Ottocento in un modo straordinario”.
Tanti i complimenti anche da Stefano Papetti: “È sempre un piacere venire a Pescara a rivedere le opere del Museo dell’Ottocento, anche perché si vedono sempre nuove acquisizioni che confermano il fatto che questo museo non nasca soltanto dalla disponibilità economica dei collezionisti, ma dalla loro capacità di imbastire un percorso importante dal punto di vista storico-artistico. Ora è difficile che in Italia si abbia la possibilità di vedere un museo del genere e certamente Pescara deve essere orgogliosa di poterlo ospitare, tanto più che oggi coloro che gli hanno dato vita, Venceslao e Rosanna, ricevono un importante riconoscimento da un’importante associazione culturale francese. Non è facile che la Francia riconosca in tutte le circostanze la grandezza di quello che si fa in Italia, quindi ancor più meritevole è l’opera fatta da Venceslao Di Persio e da sua moglie nel concepire questo Museo. Ecco, spesso i collezionisti vedono di più di quello che vedono gli storici dell’arte. Questo è sicuramente un esempio di collezionismo illuminato”. E’ quello che Pescara ci offre e che, si spera, i pescaresi capiscano. (emmeci)