Dario Frammolini è stato presidente della Fin Abruzzo e dirigente accompagnatore del Pescara Pallanuoto con cui ha vinto scudetto, Coppa Italia e Coppa dei Campioni
“Critico la gestione del presidente regionale Cristiano Carpente, peraltro ricandidato. In questi anni ha gestito la Fin Abruzzo solo in funzione della rielezione, perdendo di vista gli interessi generali dell’intero movimento”. Dario Frammolini, presidente della Fin regionale dal 2004 al 2016, non fa giri di parole nel denunciare il proprio disappunto di fronte all’attuale situazione di alcuni sport che una volta erano il fiore all’occhiello dell’Abruzzo in generale di Pescara in particolare. “I risultati agonistici sono modesti, per non dire mortificanti”, evidenzia Frammolini. “Nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto, salvamento e fondo si trovano ai minimi livelli. Eravamo un comitato d’élite in Italia e ora siamo relegati nell’angolino. Senza una programmazione degna di questo nome, una delle pecche della gestione Carpente, non risaliremo mai la china. Il Comitato Abruzzo è in perdita sotto ogni punto di vista. Nella pallanuoto eravamo ai vertici continentali e ora, malgrado la presenza di tecnici importanti con Paolo Malara e Yiannis Giannouris, siamo tanti, troppi gradini più giù. Per me, che sono stato presidente regionale in anni magici e dirigente accompagnatore della pallanuoto Pescara quando ha vinto scudetto, Coppa Italia e Coppa Campioni, è un’autentica sofferenza. Vi assicuro che siamo in tanti in Abruzzo ad essere quantomeno delusi da Carpente. Qui si fa difficoltà anche ad organizzare le gare giovanili: una volta c’era un esercito di ragazzini mentre ora devono fare i salti mortali per avere in acqua un numero adeguato di concorrenti”.
Senza una programmazione degna di questo nome, non risaliremo mai la china
Frammolini, forte anche del sostegno di alcuni club, è pronto a ricandidarsi. C’è, però, un ostacolo da superare. “Da quando è stata chiusa la piscina di Penne, causa Covid, sono stato fuori dal giro e non ho provveduto in tempo al tesseramento. In qualità di ex presidente, ricordo che sono stato in carica per tre mandati, e in virtù dei prestigiosi risultati ottenuti durante l’attività di dirigente di club, ritengo di aver diritto a una chance. Mi batterò con tutte le mie forze per riportare la Fin Abruzzo ai livelli di un tempo”.