Lo Statuto di Nuova Pescara incassa il voto favorevole di Montesilvano (all’unanimità) e Spoltore (12 voti a favore, quattro astenuti) e resta in attesa di quello di Pescara. Il capoluogo non rispetterà la scadenza del 31 dicembre, oramai non più vincolante: intende aspettare, a quanto sembra, l’esito delle elezioni di primavera. Non è un bel segnale in vista della fusione delle tre città – prevista dalla nuova Legge per il primo gennaio 2027 -, ma nulla di particolarmente grave nel percorso avviato con il referendum 2014. Nel senso che si è visto di peggio: sedute delle commissioni deserte, inadeguatezza politica, litigi, perdita di tempo e una nuova Legge regionale, di matrice centrodestra, in sostituzione della Legge originaria, licenziata dal centrosinistra e votata all’unanimità.
Stupisce la persistente querelle sul nome: Spoltore e Montesilvano vogliono che si chiami Nuova Pescara, come da referendum. Quel referendum che hanno speso contestato. Pescara, invece, vuole omettere l’aggettivo Nuova in un rigurgito di orgoglio campanilistico di cui non si avverte il bisogno.
Non stupisce, invece, l’accordo trasversale sulle poltrone. La nuova città, a prescindere dal nome, sarà composta da quattro municipi: Castellamare, Porta Nuova, Spoltore e Montesilvano. Tre municipi avranno 16 consiglieri comunali e un presidente cadauno e Spoltore solo 12 consiglieri (oltre al presidente). Ogni municipio avrà al massimo quattro assessori, con relativa quota rosa, con la possibilità di nominarne due esterni, cosa che non andrebbe giù a Pescara. Ovviamente, la nuova municipalità sarà composta da un solo sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale: 7-9 assessori e 60 consiglieri. Fatti due conti, si capisce subito che Nuova Pescara non snellirà l’apparato politico perché i municipi sono un autentico poltronificio.
Dal prossimo primo gennaio, ci sarà l’unione di cinque servizi: Sportello telematico delle attività produttive, Programmazione e accesso ai finanziamenti europei, Gestione unica dei servizi di progettazione, Centrale unica di committenza, Protezione civile e Statistica. Sarà un altro passo verso la Fusione. (emmeci)