‘Scrivo finché c’è spazio’ è un modo intimo, originale e appassionato di darsi alla scrittura, alla poesia, e di raccontare un modo di essere di un’intera, seppur piccola, comunità: quella di Pennadomo. Il 9 agosto, proprio a Pennadomo (Chieti), l’associazione Transumanza Artistica (http://www.transumanzartistica.com) presenterà il progetto ‘Scrivo finché c’è spazio’, che prevede il lancio dell’omonimo libro di Vincenzo Ranalli abbinato ad un documentario prodotto dalla stessa associazione.
Vincenzo Ranalli (per tutti Zi’ Vincenzo) è nato a Pennadomo il primo giorno di autunno del 1930. Nel paese delle rocce affacciate sul lago, ha sempre vissuto facendo l’apicoltore, mai immaginando che, a un certo punto della vita – la data è proprio il 9 agosto – si sarebbe trovato a battere una serie di invidiabili record. Per la precisione, i record italiano ed europeo di esordio letterario tardivo e il record mondiale di esordio nel genere letterario della poesia.
Vincenzo, arrivato al terzo tempo della vita, quindi superati i 70 anni, ha iniziato a scrivere regolarmente poesie dialettali. L’autore racconta di essersi avvicinato alla poesia spinto dalla pronipote Marina, che da bambina era molto incuriosita dai termini antichi del dialetto di Pennadomo. Vincenzo ha sempre scritto a modo suo: scrive finché c’è spazio perché la carta va rispettata, è preziosa come tutta la natura. Le poesie di Zi’ Vincenzo sono un viaggio nel tempo, attraverso tre secoli, narrano di antichi personaggi del paese, di bellezze naturali, di amori non corrisposti, di vecchiaia e sesso, ma sempre con un’ironia tagliente e dissacrante.
Quello che si presenterà il 9 agosto a Pennadomo, a partire dalle 20.30, non è solo un libro di poesie, ma anche di collaborazione fra più di trenta persone che hanno commentato gli scritti di Vincenzo.
Il libro (questo il link per l’acquisto https://amzn.eu/d/bL5P8MK) fa parte di un progetto a più strati realizzati dall’associazione culturale no profit Transumanza Artistica, che prevede anche un film/documentario sui racconti di Vincenzo e un successivo convegno che in autunno, con la collaborazione del Comune di Pennadomo, che metterà il focus sull’importanza dell’aspetto ludico ricreativo nella terza età proprio nei piccoli centri come Pennadomo.