Evento organizzato dalle associazioni Fontevecchia e Beato Marco d’Aviano
Benedizione dell’acqua e del fuoco, salto del falò, scambio dei ramajetti per il rito del comparatico, processione devozionale e messa in latino per la Notte di San Giovanni Battista, tradizionale appuntamento di Borgo Case Troiano di Spoltore, organizzato dalle associazioni Fontevecchia e Beato Marco d’Aviano.
Venerdì 23 giugno è andata in scena una delle manifestazioni più importanti e sentite del ciclo calendariale del mondo rurale. “Quella del San Giovanni è una notte misteriosa e magica in cui si rafforzano legami di amicizia, attraverso lo scambio del ‘ramajetto’, un bouquet composto da nove erbe (iperico, alloro, salvia, mirto, felce, mentuccia, rosmarino, timo e basilico), purificandosi bevendo l’acqua di San Giovanni contenuta dalla conca in rame dove ci sono spighe di lavanda e saltando il fuoco. L’evento, anche quest’anno come sempre da 400 anni a questa parte, si svolge nel Borgo Case Troiano, zona Motorizzazione (Pescara) e consente di riscoprire riti e tradizioni antiche”, ha spiegato Luciano Troiano, presidente dell’associazione Fontevecchia.
La serata è stata articolata in vari momenti. Alle 18,30 l’apertura della chiesa della Ss. Trinità e della cappella dedicata proprio a San Giovanni Battista, dove sono stati messi a dimora i ramajetti preparati dagli abitanti del borgo. Alle 19 la celebrazione della messa in rito antico con panegirico sulla figura di San Giovanni, cui è seguita alle ore 20 la processione della statua e di una antica immagine risalente alla metà dell’800 portata dai fedeli per poi proseguire con la benedizione dell’acqua, che sarà offerta ai presenti con un antico “manere” in rame, e del fuoco.
Proprio davanti al falò, i presenti, per rafforzare il proprio vincolo di amicizia, si sono scambiati il ramajetto nell’antica usanza del comparatico che i nostri nonni utilizzavano per rendere unica ed eterna l’amicizia con una persona particolarmente cara. Il rito propiziatorio ha incluso il salto del fuoco, un vero e unico percorso mistico e tradizionale sotto la guida di un “signore del fuoco”. Nel corso della notte sono stati raccolti, sempre in numero dispari, i frutti per preparare il nocino da consumare come digestivo nei mesi più freddi.