Alessandro Carulli, in arte Meymaxterd, mentre registrava Haters, brano sul cyber bullismo
“Tu hai spaccato bella per te. Io ho fallito peggio per me”. E’ l’incipit di Haters, l’ultimo brano di Meymaxterd, per meglio dire Mey.M, che ha già guadagnato la ribalta nella classifica di gradimento dei giovanissimi appassionati di pop e rap. E qui bisogna sottolineare la parola giovanissimi perché MeyM. ha 11 anni. Non 11 anni di carriera, 11 anni in tutto. Alessandro Carulli, questo il nome dell’artista in erba, ha personalità da vendere e la sensibilità tipica di chi sta avanti. Ha cominciato a cimentarsi con la musica nel 2020, ascoltando una canzone di uno dei suoi artisti preferiti dell’epoca e di adesso, GionnyScandal. “Ho registrato il primo brano che avevo poco più di sette anni, sull’iPhone X di mio fratello Stefano”, racconta Meymaxterd, studente alla San Giuseppe di Ortona, ultimo anno delle Elementari, nonché studente di canto dal 2019.
“Scrivo io i testi e le musiche, anche se ho avuto un producer che mi faceva le basi. Nell’ultimo brano c’è la collaborazione di un nuovo producer che cura sia basi che mixing e registrazione: Diego Iezzi. Il testo è mio”. Haters è una canzone che ispeziona il cyber bullismo con gli oggi di un ragazzino, quindi con gli occhi di una generazione allo stesso tempo vittima e carnefice della rete. “Tu vivi un brutto periodo, mi spiace frate’, ma se fuori fare bang…. dici non ascolto… Sono il primo che alza la mano”. E ancora: “Tu mi fai partire l’horror, tu mi fai partire il comico, tu mi fai partire l’Oh my god”. Il tutto con ritmo veloce e una gradevolissima sovrapposizione di suoni e voci.
“Il mio sogno non è arrivare in vetta alle classifiche, ma trasmettere un messaggio udibile a tutti, anche dalla più tenera età”, aggiunge Alessandro. “E, poi, è sempre bello dire che coltivi un talento già da piccolo. Rispetto agli inizi, il livello professionale e cresciuto. Sto lavorando su altri brani, da aggiungere ad Hater, Ortonese Mela e Diably, perché sogno di organizzare un concerto live, il modo migliore per farmi conoscere”.
E già ci pare di vederlo sul palcoscenico, perfettamente a suo agio, con centinaia di fans tutti per lui e il “suono di una raffica”, citata in Haters, essere solo una raffica di applausi.