• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
La Nuova Pescara

La Nuova Pescara

Periodico di informazione, critica e opinione

  • Home
  • Nuova Pescara
  • Opinioni
  • Aritmetica all’italiana
  • Economia
  • Salute e Sanità
  • Cultura e Arte
  • Associazioni
  • Appuntamenti
  • Video
  • Podcast
  • Libero
  • La Frase
Home » Polizie locali, troppe competenze dimenticate

Polizie locali, troppe competenze dimenticate

1 Aprile 2023 da Redazione

di Ernesto Grippo*

Premesso che la sicurezza stradale e la rilevazione di tutti gli incidenti in ambito urbano sono una priorità non delegabile, sarebbe gradito conoscere report frequenti e sistematici su controlli e sanzioni per guide dopo l’assunzione di alcool o droga, per guide con il cellulare, senza copertura assicurativa, senza revisione, guide contromano, eccessi di velocità rilevati da pattuglie su strada e non da ‘bancomat’ comunali come gli autovelox sulle strade urbane.

E, per stare al passo con i tempi, quanti minori dei 18 anni sono beccati senza casco, o minori dei 14 alla guida o maggiorenni senza giubbotto riflettente di notte sui pericolosissimi monopattini elettrici. In questo caso, basterebbe lanciare un sondaggio esplosivo: chiedere a ogni cittadino di raccontare quanti conducenti di monopattini incontrano, in una giornata, con il casco indossato.

Ma è doveroso anche chiedersi i Vigili di finanza dove sono? Dal 2011 Il ruolo dei Comuni si concretizza nella trasmissione all’Agenzia delle entrate o alla Guardia di finanza delle segnalazioni qualificate, cioè di atti e comportamenti sospetti che evidenziano atteggiamenti elusivi o evasivi. La ricerca è fattibile grazie alla Piattaforma Siatel 2.0-PuntoFisco. Così facendo, i Comuni che sottoscrivono protocolli antievasione con l’Agenzia delle entrate possono stabilire nella loro autonomia regolamentare le modalità di scambio e invio delle informazioni e la possibilità di trattenere fino al 100% di quanto accertato in via definitiva.

Il controllo è possibile nei settori del commercio, edilizia, proprietà immobiliari e residenze fittizie all’estero. Per il commercio, i controlli si focalizzano su coloro che svolgono attività d’impresa pur non essendo titolari di Partita Iva, coloro che hanno dichiarato di svolgere un’attività, ma in realtà ne svolgono una diversa, coloro che dichiarando di svolgere attività riservata ai soci, ma di fatto svolgono attività commerciale, controlli sulle società sportive dilettantistiche, associazioni di volontariato, le onlus, i controlli sulle affissioni pubblicitarie.

Per il settore edilizio, i controlli sono finalizzati a verificare gli affitti in nero, le cessioni di fabbricati grezzi, i terreni ex rurali, gli immobili abusivi e la relativa cessione dei terreni ed eventuali soci occulti, se le proprietà immobiliari e i relativi diritti di godimento in capo allo stesso soggetto siano abitazioni principali o secondarie, immobili posseduti in Italia e all’estero, accertamenti Imu-Tari in relazione anche al numero di occupanti l’immobile, le rendite catastali, i contratti di locazione e le utenze relative alla fornitura di energia elettrica, gas e telefonia.

Per quanto riguarda le residenze fittizie all’estero, si andranno a effettuare tutti gli accertamenti ex art. 43 Codice civile: utenze domestiche in Italia, figli iscritti presso le scuole, titolarità di cariche pubbliche, presenza di verbali al Codice della strada italiano.

Quali sono i report dei nuclei di polizie locali attivati per sanzionare la vendita e l’acquisto di prodotti contraffatti, le occupazioni abusive del suolo pubblico, la vendita di prodotti agricoli di chi non ne ha titolo, la vendita di prodotti scaduti?

Dove sono i nuclei di Polizia commerciale per controllare pubblici esercizi (autorizzazioni, orario attività, rumori, musica, spettacoli, videogiochi ecc.), esercizi commerciali (autorizzazioni, prezzi, vendite straordinarie, etichettature, peso netto ecc.), attività artigianali (acconciatori, estetisti, panificatori ed altri prodotti da forno, gelaterie ecc.), commercio su area pubblica (commercio itinerante, posteggi isolati, mercati rionali, fiere e manifestazioni varie), attività ricettive alberghiere e similari, impianti di distribuzione carburanti, contrasto all’abusivismo commerciale (venditori e parcheggiatori abusivi), controlli di competenza sui regolamenti comunali (occupazioni suolo pubblico, volantinaggio, disturbo quiete pubblica), controlli e verifiche periodiche su veicoli in servizio pubblico di piazza (taxi e n.c.c.)?

E dove sono i nuclei di Polizia edilizia, materia che è appannaggio prioritario delle polizie locali, anche se la competenza è in teoria di tutti gli agenti e ufficiali di polizia giudiziaria? Se la Polizia locale non esercita questa vigilanza il territorio è abbandonato a se stesso. E, poi, c’è la Polizia ambientale, la cui attività negli ambiti comunali non può non essere esercitata dalle polizie locali. Da troppo tempo, purtroppo, con la complicità di troppi Comandanti-Rambo, assistiamo a una riconversione delle Polizie locali che si improvvisano tutori dell’ordine pubblico, della pubblica sicurezza, che si autoproclamano competenti nel contrasto allo spaccio ed al traffico di stupefacenti. Ruoli delicati che competono solo a certe condizioni: in casi particolari su richiesta del questore al sindaco e con servizi disposti congiuntamente a operatori di Polizia di Stato. La Legge 65/86 dice questo e basta: l’ordine pubblico solo a particolarissime condizioni, previa ordinanza del questore con servizi che sono diretti dall’Autorità di pubblica sicurezza ed estromettono il vertice gerarchico della Polizia locale.

In materia di spaccio stupefacenti, si riconosce alle Polizie locali di poter operare sotto copertura previo specifico ordine di servizio, ma non con la figura dell’agente infiltrato. Mi chiedo: quale formazione teorica e pratica è stata fatta in questi anni a tutti gli operatori di Polizia locale per considerarli idonei a questi servizi? Non si diventa idonei perché è questo il desiderio di un sindaco. Le Polizie locali sono destinatarie di pochissima formazione continua nelle materie di stretta competenza e di nessuna formazione per il resto. In balia del vento che tira e con il rischio di incagliarsi ogni giorno. Una deriva pericolosa, triste e accettata da troppi. In questa direzione i corpi di Polizia locale hanno poco da sperare dalla tanto auspicata Legge di riforma. La prima riforma, la più rivoluzionaria, sarebbe quella di riappropriarsi delle nostre competenze specifiche di polizia stradale, commerciale, edilizia e ambientale ed esercitarle h24 senza se e senza ma.

*Comandante della Polizia municipale di Roseto degli Abruzzi

Archiviato in:Opinioni

Barra laterale primaria

Libero

Bandiera blu? Qui la politica locale sta alzando bandiera bianca

14 Maggio 2025 da Redazione

I guru dei social e la crema che fa crescere i muscoli

2 Febbraio 2025 da Redazione

X Factor, per versione italiana si intende il disinvolto utilizzo dei lavoratori in nero

8 Dicembre 2024 da Redazione

Bersani assolto: dare del c******ne a Vannacci non è reato se c’è ironia

7 Novembre 2024 da Redazione

All’interno della cornice c’è la convenienza che hanno avuto i pescaresi ad ospitare il G7

24 Ottobre 2024 da Redazione

Cani e gatti in Parlamento, vitelli e polli nelle pentole, schioppettate per i cervi

6 Ottobre 2024 da Redazione

La cannabis light e gli spacciatori di droghe del parchetto sotto casa

4 Agosto 2024 da Redazione

L’Aca, la pioggia, De Luca e i manicomi da riaprire

18 Luglio 2024 da Redazione

Spalletti e Gravina come Toti e Santanché: restano, ma solo per il nostro bene

1 Luglio 2024 da Redazione

Il Pescara vende i debiti. Buon acquisto

17 Giugno 2024 da Redazione

Camera, botte, ventennio e Ventennio

14 Giugno 2024 da Redazione

La Juve Ng manda Pescara, Cascione e Sebastiani in tilt: eliminati dai play off (1-3), addio al sogno della serie B

11 Maggio 2024 da Redazione

Leggi tutti gli articoli

Tags

abruzzo Alessandra Serraiocco Anna Di Carlo Antonello Barbieri Antonio D'Intino Carlo Costantini carlo masci Cna Confindustria Abruzzo Medio Adriatico donatori di sangue Enzo Puzone Ernesto Grippo Fidas Florio Corneli Fondazione Pescarabruzzo Fusione Pescara Montesilvano Spoltore Gianni Melilla Giulio Cesare Sottanelli Giulio Gennari Imago Museum Istat L'Aquila La frase Lorenzo Sospiri Luciano D'Alfonso Marco Camplone Marco Di Marzio Marco Marsilio Massimiliano Di Pillo montesilvano Nazario Pagano Nicola Mattoscio nuova pescara ottavio de martinis Pescara Pietro Paolo D'Annunzio Polizia locale Raffaele Morelli Regione Abruzzo Roseto degli Abruzzi Scep Silvio Calice Simone Pavone Spoltore Università G. D'Annunzio

Footer

La Nuova Pescara

Pescara, Montesilvano e Spoltore: la nostra grande Città

Recenti

  • Pescara, lo strano caso delle schede nulle, bianche e contestate
  • Il lento trascorrere di Nuova Pescara. Se ne riparlerà in autunno…
  • Pescara merita chiarezza e coerenza, non giochi di prestigio legali e silenzi imbarazzati sul passato
  • Pescara ad agosto tornerà alle urne, ma la correttezza del voto deve essere messa al primo posto
  • Colonnello: ecco la mia pop art

Cerca

Privacy Policy
Cookie Policy

Copyright © 2025 · Associazione Nuova Pescara · C.F. 91150140688
Periodico di informazione, critica e opinione iscritto al Tribunale di Pescara al n. 03/2022
Questa testata non usufruisce di finanziamenti pubblici
Fondatore e direttore responsabile Marco Camplone