
di Ernesto Grippo*
Come un fiume carsico, il tema del servizio notturno della Polizia locale di Pescara è all’ordine del giorno con la politica che strumentalizza a destra, a manca e a sproposito. La Polizia locale dei comuni capoluogo di provincia, se ha i numeri, deve fare il servizio h24 .Lo dice il buon senso. Ma non solo. In Abruzzo, la Legge regionale e le norme di attuazione individuano una dotazione organica sufficiente per un Corpo in quella di un agente ogni mille abitanti come minimo, anche se l’ideale, scrive la Regione, è il rapporto di 1/700 abitanti.
A Pescara il rapporto ideale esiste, con 160 uomini per una città di 118.000 abitanti e di 33 kmq di territorio. In tutte le altre città abruzzesi nessuno può vantare nemmeno il rapporto 1 agente ogni mille abitanti. Il quadro nazionale: il 9 gennaio del 2020, il Ministero dell’Interno e l’associazione nazionale comuni italiani hanno siglato un accordo, in attuazione di una direttiva ministeriale del 2017, affinché “in una logica di leale collaborazione, i Corpi di Polizia locale assumano un ruolo preminente nell’espletamento delle connesse attività lungo l’intero arco delle 24 ore” per “potenziare l’efficacia dei servizi di controllo del territorio, dell’azione di prevenzione e repressione dei reati prevedendo l’aggiornamento dei Piani coordinati di controllo del territorio e il ruolo preminente delle Polizie municipali nell’espletamento dei servizi di polizia stradale nell’intero arco delle ventiquattro ore”.
Sono individuati come prioritari i Comuni superiori a 100.000 abitanti. Questi i Comuni che hanno aderito a gennaio 2020: Arezzo, Asti, Bari, Barletta, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Cremona, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Lecce, Livorno, Messina, Milano, Modena, Monza, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Pistoia, Prato, Ragusa, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Terni, Torino, Treviso, Udine, Varese, Venezia e Verona. Sono 48 capoluoghi di provincia. I prefetti sono stati chiamati a dare attuazione a tale accordo.
Al riguardo, è stato stabilito che “al fine di consentire agli organi territoriali delle Forze di polizia di garantire un più efficace controllo del territorio e di rafforzare l’azione di prevenzione e repressione dei reati secondo quanto previsto nei Piani coordinati di controllo del territorio, le Polizie municipali delle città capoluogo metropolitano, dei capoluoghi di regione e dei capoluoghi di provincia sono chiamate a svolgere un ruolo preminente nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana, compresa la rilevazione degli incidenti stradali, nell’intero arco delle ventiquattro ore’“.
Pescara non è tra queste città. Molti dei Comuni che hanno aderito hanno una popolazione inferiore, moltissimi hanno un corpo di Polizia locale con un rapporto che fatica ad essere di un agente per ogni mille abitanti. Da ultimo, sono tutti comuni con una superficie molto più estesa di quella di Pescara, tra le più piccole dei comuni capoluoghi di Provincia.
Alcuni esempi tra i Comuni che garantiscono servizio h24 per viabilità e sinistri stradali con organici di Polizia locale il cui rapporto è inferiore ad un agente ogni 1000 abitanti: Alessandria (90.000 abitanti), Ancona (98.000), Arezzo (96.000), Asti (73.000), Barletta (92.000), Catanzaro (85.000), Cremona (70.000), Forlì (116.000), Lecce (95.000), Novara (101.000), Pistoia (89.000), Terni (107.000), Treviso (84.000), Udine (94.000) e Varese (78.000).
E’ bene anche ricordare che l’articolo 7 del decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, riguarda i piani coordinati di controllo del territorio, stabilendo che questi piani, previsti dall’articolo 17 della legge 26 marzo 2001, n. 128, determinano i rapporti di collaborazione tra la Polizia municipale, la Polizia provinciale e le forze di Polizia dello Stato. Si intende, ovviamente, h24.
Il comandante della Polizia locale di Pescara, Palestini, ha le competenze, la professionalità e i numeri per garantire questo servizio, a patto che la politica lo faccia lavorare in autonomia per garantire i servizi d’istituto.
Di notte, oltre al rilievo dei sinistri stradali, si controllano gli eccessi di velocità, le guide con abuso di alcool e droga, i pubblici esercizi e la somministrazione di alcolici, le occupazioni abusive del suolo pubblico (anche se su questo tema basterebbe il giorno, ma non sembra vista la puntuale violazione dell’articolo 20 del Codice della Strada in tutto il territorio cittadino). Se Pescara by night poi piace così, buona fortuna a chi per piacere o per lavoro la vive in queste condizioni.
*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi