di Antonello Barbieri*
L’accesso dibattito su Nuova Pescara è da tempo focalizzato sui soldi e solo sui soldi.
Nessuno fa la benché minima autocritica sugli anni persi, a quasi dieci anni dal giorno del referendum che ha sancito l’unione di Pescara, Spoltore e Montesilvano. Nessuno che si impegni a creare le condizioni ottimali per far nascere una Città che sia davvero NUOVA e davvero GRANDE. Stupisce che nessuna forza politica abbia ancora messo in campo un progetto.
Per il territorio pescarese e per l’intero Abruzzo, Nuova Pescara sarà un’opportunità straordinaria e irripetibile. Sembra che questa cosa sia percepita meglio nel resto d’Italia che dalle vostre parti. Oggi, però, servono uno sforzo comune, unità d’intenti, confronto, visione e coraggio. Non servono, invece, gli anticipi di cassa da parte dello Stato.
Comprendiamo appieno le motivazioni di un certo fermento pescarese: tenere alta l’attenzione considerando gli eventuali incentivi statali anticipati come uno spartiacque che allontani per sempre il pericolo del sabotaggio definitivo, da parte della cattiva politica intenta solo a preservare i propri privilegi, della più grande Fusione italiana.
Comprendiamo meno o per nulla il caravanserraglio di dichiarazioni, distinguo, contrasti, sabotaggi, polemiche e quell’unico punto, quello sì condiviso da quasi tutti, i soldi!
*Presidente associazione Fccn (Fusioni comuni coordinamento nazionale)