
di Carlo Costantini*
Nel 2014 abbiamo scelto, con un referendum, di giocare un campionato ambizioso chiamato Nuova Pescara. Ma oggi manca una guida vera. Manca la magia di chi sa creare appartenenza e condivisione. E intanto si spostano le date, si inventano scuse, si teme persino che con tanti fondi in arrivo… si generino disservizi. Davvero?
La verità è che la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore non è il problema: lo sono la mancanza di coraggio, competenza e visione. Accorpare funzioni senza innovare è inutile. Coinvolgere la Regione solo per scaricare responsabilità è un teatrino. È tempo che tutte le forze vive della comunità – imprese, professionisti, università, lavoratori – si facciano avanti con idee nuove e libere dal peso di dover conservare una poltrona. Perché se questo non succede, quel frutto chiamato fusione continuerà a non maturare. E rischieremo di perdere un’altra occasione. L’ennesima.
*Consigliere comunale di Pescara