di Ernesto Grippo*
I dati trionfalistici sul turismo stanno caratterizzando i report di tutti i Comuni italiani. Non fa eccezione Pescara. Ma è bene ricordare che dal primo gennaio di quest’anno tutti i contratti di locazioni turistiche e le locazioni brevi (di durata non superiore a 30 giorni) hanno l’obbligo di dotarsi del CIN , Codice identificativo nazionale. Ogni annuncio pubblicato, sia su piattaforme online che offline, deve riportare il relativo codice identificativo, associato all’unità immobiliare e rilasciato dal Ministero del Turismo. Da quella data, il possesso del CIN e la conformità ai requisiti di sicurezza sono obbligatori per l’esercizio dell’attività, con sanzioni in caso di inadempienza.
Dal 1 gennaio 2025 chi vuole mettere in locazione un immobile per finalità turistiche o affitti brevi, anche se solo in modo occasionale e non imprenditoriale deve ottenere e indicare CIN in ogni annuncio e deve dotare l’unità immobiliare di estintori a norma e dispositivi di rilevazione gas e monossido di carbonio, conformi agli standard di legge. E sono le Polizie locali che devono controllare anche che all’esterno sia esposto il Codice Identificativo Nazionale CIN e negli annunci on-line relativi alla locazione risulti indicato il CIN. L’inottemperanza comporta una multa da 500 a 5000 euro. E per tornare ai trionfalismi è opportuno che tutti i dati siano confrontati in modo omogeneo. E con l’obbligo del CIN è emersa una quantità enorme di presenze turistiche che prima non risultava censita.
*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi
