di Ernesto Grippo*
La provincia di Pescara è poco sportiva. Non perché non ci siano tifosi anzi. Lo dice Il Sole 24 Ore nella classifica pubblicata di recente, che colloca Trento al primo posto seguita da Trieste e Cremona. Tra gli indicatori dell’indice i grandi eventi , ma soprattutto gli atleti tesserati e le società sportive, i risultati individuali e di squadra,lo sport paralimpico , il turismo sportivo e le scuole di formazione.
Pescara si colloca al 59° nella classifica assoluta, mentre nelle classifiche singole è al 47° per strutture sportive , al 57° per gli sport di squadra, addirittura al 63° per gli sport individuali.
Sta meglio Teramo con il suo 48° posto assoluto, stanno peggio peggio L’Aquila al 63° e Chieti al 68°.
Una classifica che deve far riflettere su quanto ancora si possa e si debba fare per migliorare un indice di sportività che la dice lunga sulla qualità della vita e sul benessere di una provincia e delle città o dei paesi che la compongono. E a proposito di Qualità della vita questa classifica va letta insieme a quella specifica relativa del 2022 che guarda caso colloca la provincia di Pescara al 98° per reati legati agli stupefacenti.
Una considerazione ulteriore . La movida è all’ordine del giorno da troppo tempo per le politiche dei Comuni , soprattutto del Comune capoluogo, movida che porta con sé alcool senza limiti e droga.
I dati dal pronto soccorso sui ragazzi in coma etilico sono da brividi. La constatazione dello stato dei luoghi che somministrano è allucinante. Dall’imbrunire sono tanti e troppi i locali che somministrano allo stato puro anche senza cibo . Minori e non si accalcano e consumano per aprire la serata che poi prosegue , almeno dal giovedì alla domenica, sino a ben oltre la mezzanotte, bevendo a cena e nel dopo cena . Panchine della strada parco che al primo mattino sono occupate da bottiglie smezzate di superalcolici la dicono lunga sulle notti sballate.
I rimedi a questa deriva ormai conclamata da troppi anni sono tanti. Tra questi al primo posto si collocano l’esercizio di una disciplina sportiva o lo studio di uno strumento musicale. Si sono questi e solo questi i rimedi urgenti. Un giovane che pratica sport individuale o di gruppo deve seguire delle regole di vita sana , dall’alimentazione al ciclo veglia sonno. Un giovane che studia uno strumento musicale o che addirittura canta ha l’obbligo di salvaguardare la sua salute ed il suo corpo che deve esprimersi al meglio dopo ore ed ore di studio .
Alla politica il compito di incentivare le società sportive dilettantistiche, di far crescere talent scout che come una volta siano ogni giorno in questa o quella scuola assistano alle lezioni di educazione fisica e indirizzino gli alunni a questa o quella disciplina sportiva individuale o di gruppo.
Chi ricorda il mitico Vittorio Maturo o le lezioni di educazione fisica dell’olimpionico Giovanni Cornacchia ha solo tanta nostalgia.
Investire in campi scuola per l’atletica leggera , in palazzetti dello sport e piscine comunali deve essere la priorità delle priorità. Le nuove generazioni sono alla deriva culturale e sociale, spaurite, disilluse, incapaci di soffrire, di perdere, di rialzarsi , di lottare. L’aspettativa del futuro e il mettere a la prova se stessi, il competere nel rispetto degli altri, il riconoscere i propri limiti, il porsi obiettivi, la consapevolezza delle proprie qualità umane e fisiche, sono valori che lo sport somministra in piccole dosi ogni giorni ed è questa la somministrazione di cui hanno bisogno i nostri giovani .
*Comandante polizia municipale Roseto degli Abruzzi