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di Ernesto Grippo*
Lo certifica per l’ennesima volta il rapporto di Legambiente 2025: si respira aria cattiva a Pescara, nonostante il mare. Sono stati esaminate le quantità di PM 2,5 e No2 nell’aria e i risultati sono preoccupanti. Di che si tratta? Il PM 2,5 è l’insieme delle particelle atmosferiche solide e liquide sospese in aria e viene prodotto da sorgenti di natura antropica, riscaldamento e traffico veicolare per Pescara. I PM 2,5 a causa delle ridotte dimensioni una volta inalate penetrano in profondità nel sistema respiratorio superando la barriera tracheo-bronchiale e raggiungendo la zona alveolare. Possono causare una serie di problemi di salute, inclusi problemi respiratori, peggioramento di condizioni preesistenti come l’asma, e sono stati associati a malattie cardiache e ictus e cancro del polmone.
L’altro fattore inquinante è il biossido di azoto N02, un gas di colore rosso bruno, di odore pungente e altamente tossico. È un gas irritante per l’apparato respiratorio e per gli occhi che può causare bronchiti fino anche a edemi polmonari e decesso. Per questo fattore inquinante la normativa europea fissa il limite della media annuale a 40 mg/mc. Ma dal 2030 la media annuale dovrà essere 20mg/mc . Pescara si attesta ad un 24,7 mg/mc classificandosi al 23° posto tra i capoluoghi di provincià più inquinati.
Si dovrà lavorare da subito per ridurre del 19% questo fattore inquinante entro 5 anni. Da subito con politiche lungimiranti ed incrementando l’offerta di trasporto pubblico locale che a Pescara è ai minimi storici. Anche per il Pm 2,5 i dati sono preoccupanti con una concentrazione media annuale di 23mg/mc e con l’obbligo di scendere del 13% entro il 2030.
Ovviamente facciamo finta che non esistano le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che impone il limite di 10 mg//mc come media annuale. Un Piano urbano della mobilità sostenibile intelligente, pragmatico, spiegato e condiviso con la popolazione sarebbe gradito. E’ questo il tema dei temi che avrebbe dovuto , deve e dovrà guidare ogni scelta di carattere urbanistico, edilizio, viario, sociale e culturale. Tutti siamo in strada e l’aria che respiriamo in casa ha la stessa incidenza di criticità. Occorre informare costantemente i cittadini, istruirli su come difendersi, aggiornarli quotidianamente su che aria respirano.
Una volta, esisteva un pannello di fronte al Comune di Pescara che qualche informazione la forniva. Poi si è scelto di toglierlo perché si sa che la popolazione meno è informata e meno problemi crea. Il popolo ignorante fa comodo a molti, a troppi. Occorrerebbe riempire la città di pannelli a messaggio variabile su qualità dell’aria e su contromisure da adottare. Se non si investe in formazione e prevenzione è stucchevole poi sorprendersi per le morti improvvise per ictus, per l’aumento dei tumori e delle malattie cardiorespiratorie. Il senatore Glauco Torlontano, nel lontano 1985, attribuiva all’inquinamento e al fumo di sigarette, una causa predominante anche delle leucemie fulminanti. Meditiamo gente, meditiamo.
*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi