
Un venerdì notte come da copione sulla Riviera nord di Pescara, dove ci sono locali, discoteche, ristoranti e nessun tipo di controllo. Fino alle quattro del mattino, truppe di giovani, spesso giovanissimi, ne fanno di cotte e di crude nel parcheggio vicino ai campi di bocce, che corre tra la riviera e via Ruggero Settimo. Solo qualche ora prima, sempre da quelle parti, ma anche sulla Strada parco, nell’indifferenza generale, gli stessi giovani avevano fatto bisboccia con gin, rum e altri superalcolici. Droga? Vi pare che possa mancare? Ci si sballa per strada, prima di entrare nei locali, perché costa meno. E forse perché è figo.
Nei locali la musica a palla e i grugniti dei vocalist, sommati agli intrugli ingeriti, fanno salire l’adrenalina ai ragazzi, che più tardi in strada e nel parcheggio la sfogano con urla, canti da stadio e bestemmie varie. Ogni tanto vola qualche cazzotto. Se tanti giovani tracimano è perché non hanno alcun timore di farlo. Sanno che non ci sono controlli. Sarà così tutta l’estate? Così è stato negli anni scorsi. Il problema è grande e la politica non può continuare a ignorarlo.