L’elicottero della Finanza su Pescara dalle 6 del mattino ha annunciato funeste notizie per l’imprenditoria e la politica locale. Questa mattina (12 giugno), infatti, quattro persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’indagine della Procura su un giro di droga, tangenti e corruzione. C’è di mezzo una vicenda, secondo gli inquirenti, di appalti truccati. Un avviso di garanzia è stato emesso nei confronti del presidente del Consiglio Regionale abruzzese Lorenzo Sospiri (Forza Italia) per finanziamento illecito politico elettorale: Sospiri era stato candidato, senza essere eletto, alle ultime elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento Italiano. Sospiri è il primo firmatario della mediocre Legge che ha spostato la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore al 2027.
Le misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Pescara, Fabrizio Cingolani, a finire in manette sono stati Fabrizio Trisi, dirigente dimissionario del Settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara, l’imprenditore edile Vincenzo De Leonibus e due pusher, tutti destinatari di contestazioni di numerosi reati, dalla corruzione alla turbata libertà degli incanti, al peculato, alla detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Inquieta sapere che l’indagine riguarda una gara d’appalto indetta dal Comune, finanziata dai fondi del Pnrr, avente per oggetto i lavori un collegamento dell’Asse attrezzato. Il Pnrr doveva essere lo strumento del rilancio dell’Italia e già rischia di diventare l’ennesimo disastro all’italiana. Per carità, siamo garantisti e diciamo che sono tutti innocenti fino all’ultimo grado di giudizio, ma possiamo anche dire che è una pessima storia. E lo è anche per Carlo Masci, estraneo alla vicenda, ma sindaco di un dirigente arrestato.