• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
La Nuova Pescara

La Nuova Pescara

Periodico di informazione, critica e opinione

  • Home
  • Nuova Pescara
  • Opinioni
  • Aritmetica all’italiana
  • Economia
  • Salute e Sanità
  • Cultura e Arte
  • Associazioni
  • Appuntamenti
  • Video
  • Podcast
  • Libero
  • La Frase
Home » Togliere i Tred a Pescara a tre mesi dalle elezioni? Grave come averli installati

Togliere i Tred a Pescara a tre mesi dalle elezioni? Grave come averli installati

15 Marzo 2024 da Redazione

di Ernesto Grippo*

Togliere i Tred ai sei incroci di Pescara dove sono stati installati è grave come averli installati. Non sappiamo se sia vero, come riportato su vari media, che il sindaco, a meno di tre mesi dalle elezioni comunali, intenda davvero smantellare il sistema di controlli per la violazione prevista dall’art. 146 commi 2 e 3 del Codice della strada. Vale a dire cambio di corsia, superamento della linea di arresto e passaggio con il semaforo rosso.

Abbiamo più volte sottolineato, su queste pagine e in altre occasioni, che per prima di installare il Tred si ha il dovere di valutare le ragioni di opportunità.

Il Tred è una strumentazione più che legittima e che non richiede alcuna autorizzazione e alcuna istruttoria. Un’amministrazione avveduta, a cui sta a cuore la sicurezza stradale, può ipotizzarne l’uso. Il primo punto è capire se all’amministrazione sta a cuore la sicurezza stradale. Se la risposta è affermativa, deve mettere in campo tutte le forze umane, la tecnologia e quanto altro per perseguire l’obiettivo. Quindi, organizzare un Corpo di Polizia locale che operi h24 (e Pescara, visto l’organico, aveva il dovere di farlo) per rilevare sinistri stradali, per controllare la guida con alcool e droga di giorno e di notte. E, poi, sanzionare tutti i comportamenti che mettono a rischio la sicurezza degli utenti della strada: guida con il cellulare, senza cintura, senza assicurazione, senza revisione, guida dei monopattini senza casco da parte dei minori, ciclisti sui marciapiedi, pedoni che attraversano fuori dalle strisce, omessa precedenza ai pedoni che attraversano regolarmente, motociclisti con caschi non omologati o senza, guida di monopattini senza giubbotto retroriflettente dall’imbrunire. Effettuare posti di controllo in ogni angolo della città , utilizzare pattuglie in borghese per reprimere comportamenti pericolosi.

Tutto questo contempla anche la tecnologia, certo. Utilizzo del tele laser per la contestazione immediata dell’eccesso di velocità in ogni strada, utilizzo dello scout speed per la contestazione immediata o differita dell’eccesso di  velocità, senza alcun preavviso e in modo da ingenerare il timore della violazione e indurre ad una guida rispettosa dei limiti di velocità.

Arriviamo ai Tred. Strumenti elettronici che non si possono, ma si devono installare dopo aver acquisito i dati storici sulla sinistrosità dell’incrocio prescelto. Il Comando di Polizia locale deve raccogliere i dati dei sinistri con feriti lievi, gravi o mortali rilevati in quell’incrocio da parte della Polizia locale, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. All’esito di questo dato storico almeno degli ultimi cinque anni, ma anche 10, si può decidere se installare il Tred. Una volta installato, sarà gioco facile poter rendicontare la cittadinanza sull’impatto dello strumento sulla prevenzione dei sinistri.

A distanza di tre mesi, sei mesi, un anno va raccontato  ai cittadini il numero inferiore di sinistri rilevati, il numero inferiore di feriti lievi, gravi o di morti constatati.

A quel punto, dopo aver ottenuto il risultato che non potrà che essere apprezzato da tutti perché salvare vite umane non ha prezzo, si potrà decidere di sospendere l’attivazione del Tred. A quel punto, si continua a monitorare l’incrocio e, dopo un congruo lasso di tempo, si certifica se la pericolosità perdura o meno e, nel primo caso, si riattiva la tecnologia.

Tutta questa elaborazione culturale richiede un’amministrazione disponibile, un comando di Polizia locale che si spenda per la causa e che faccia emergere positività e contraddizioni delle scelte politiche.

E’ vero che il “povero” comandante, a tempo determinato o indeterminato, si ritrova un Piano performance e soprattutto un Piano degli obiettivi ed un Piano esecutivo di gestione dove probabilmente è stato scritto, nello specifico, “attivazione del Tred” ed è stata stanziata una somma di denaro con quella finalità specifica.

Ma è proprio in questi documenti di programmazione e di gestione che si esprime il livello della classe dirigente e della classe politica. Perché il Peg e gli altri strumenti vengono elaborati dal Direttore generale con la condivisione dei dirigenti e poi sottoposti alla politica. Se questi profili non sono “alti”, non perseguono il bene comune, non si prefiggono obiettivi sfidanti per elevare la qualità della vita dei cittadini la partita è persa in partenza.

Accendere Tred senza cognizione di causa ingenera dubbi legittimi su una finalità diversa dalla sicurezza stradale, spegnere Tred senza cognizione di causa induce a pensare che la finalità non sia, ancora una volta, la sicurezza stradale ottenuta, ma la contingenza elettorale quinquennale in scadenza.

*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi

Archiviato in:Nuova Pescara Contrassegnato con: Polizia locale Pescara, Tred

Barra laterale primaria

Libero

Bandiera blu? Qui la politica locale sta alzando bandiera bianca

14 Maggio 2025 da Redazione

I guru dei social e la crema che fa crescere i muscoli

2 Febbraio 2025 da Redazione

X Factor, per versione italiana si intende il disinvolto utilizzo dei lavoratori in nero

8 Dicembre 2024 da Redazione

Bersani assolto: dare del c******ne a Vannacci non è reato se c’è ironia

7 Novembre 2024 da Redazione

All’interno della cornice c’è la convenienza che hanno avuto i pescaresi ad ospitare il G7

24 Ottobre 2024 da Redazione

Cani e gatti in Parlamento, vitelli e polli nelle pentole, schioppettate per i cervi

6 Ottobre 2024 da Redazione

La cannabis light e gli spacciatori di droghe del parchetto sotto casa

4 Agosto 2024 da Redazione

L’Aca, la pioggia, De Luca e i manicomi da riaprire

18 Luglio 2024 da Redazione

Spalletti e Gravina come Toti e Santanché: restano, ma solo per il nostro bene

1 Luglio 2024 da Redazione

Il Pescara vende i debiti. Buon acquisto

17 Giugno 2024 da Redazione

Camera, botte, ventennio e Ventennio

14 Giugno 2024 da Redazione

La Juve Ng manda Pescara, Cascione e Sebastiani in tilt: eliminati dai play off (1-3), addio al sogno della serie B

11 Maggio 2024 da Redazione

Leggi tutti gli articoli

Tags

abruzzo Alessandra Serraiocco Anna Di Carlo Antonello Barbieri Antonio D'Intino Carlo Costantini carlo masci chiara trulli Cna Confindustria Abruzzo Medio Adriatico donatori di sangue Enzo Puzone Ernesto Grippo Fidas Florio Corneli Fondazione Pescarabruzzo Fusione Pescara Montesilvano Spoltore Gianni Melilla Giulio Cesare Sottanelli Giulio Gennari Imago Museum Istat L'Aquila La frase lidia di blasio Lorenzo Sospiri Luciano D'Alfonso Luciano D'Amico Marco Camplone Marco Marsilio Massimiliano Di Pillo montesilvano Nicola Mattoscio nuova pescara ottavio de martinis Pescara Pietro Paolo D'Annunzio Polizia locale Raffaele Morelli Regione Abruzzo Roseto degli Abruzzi Silvio Calice Simone Pavone Spoltore Università G. D'Annunzio

Footer

La Nuova Pescara

Pescara, Montesilvano e Spoltore: la nostra grande Città

Recenti

  • Selezione Polizia locale, i criteri strampalati scelti da Montesilvano
  • Fondi strutturali europei, l’Abruzzo è il fanalino di coda. Sottanelli: “Occorre una task force regionale”
  • “Fusione, un processo inarrestabile”
  • Vocalist su di giri, musica a palla, cori da stadio, droga, alcol e risse: ecco a voi la Riviera nord di Pescara
  • Il Guerriero di Capestrano combatte in tribunale. Il regista Consorte chiede la sostituzione del commissario ad acta

Cerca

Privacy Policy
Cookie Policy

Copyright © 2025 · Associazione Nuova Pescara · C.F. 91150140688
Periodico di informazione, critica e opinione iscritto al Tribunale di Pescara al n. 03/2022
Questa testata non usufruisce di finanziamenti pubblici
Fondatore e direttore responsabile Marco Camplone