Anche le mamme, malgrado i mille impegni e i tanti pensieri quotidiani, si stanno incazzando per i ritardi sulla Nuova Pescara, spostata dalla Legge Sospiri di ben tre anni: dal primo gennaio 2024 al primo gennaio 2027. Ritardi che, come ampiamente previsto, ricadono tutti e con molteplici forme sulle spalle dei cittadini. L’aumento delle rette sulle mense scolastiche è un esempio lampante di quanti danni continui a produrre la frammentazione amministrativa di Pescara, Montesilvano e Spoltore – alias Nuova Pescara – che è utile solo a garantire a troppi politici comode poltrone, in alcuni casi stipendi importati e benefici vari.
Molte famiglie che fruiscono delle mense scolastiche di Pescara, in realtà, hanno la residenza a Montesilvano e Spoltore e vengono nel capoluogo per motivi di lavoro. Quindi, hanno tutta la convenienza a iscrivere i loro pargoletti in una scuola pescarese. Tuttavia, in base alle regole stabilite dalla Giunta Masci, per iscriverli dovrebbero pagare il costo pieno del servizio mensa, senza potere beneficiare delle riduzioni previste per chi, invece, risiede a Pescara.
Questa mattina, di fronte alla posizione dell’assessore Gianni Santilli, secondo la quale le mamme di Spoltore e di Montesilvano non avrebbero diritto ad alcuna agevolazione, a differenza delle mamme di Pescara, una di loro, residente a Villa Raspa di Spoltore, ha preso la parola. Ha ricordato ai politici presenti di avere votato un referendum 10 anni fa, rivendicando in tal modo il suo diritto di essere considerata esattamente come una mamma di Pescara. Anzi, una mamma di Nuova Pescara perché il referendum riguardava l’unione dei tre comuni.
L’essenza della Fusione è in questa piccola, grande storia: boicottare Nuova Pescara significa continuare ad avere un centro gravitazionale e un’immensa periferia, cittadini di serie A e cittadini di serie B. Figli della città e figli della periferia. Sulla questione del caro mense, i primi a dover battere i pugni sono Chiara Trulli e Ottavio De Martinis, rispettivamente sindaca di Spoltore e sindaco di Montesilvano. Attendiamo fiduciosi.