
Riccardo Padovano Presidente Confcommercio Pescara
Otto lunghissimi anni senza il collegamento con la Croazia. Se Pescara fosse una città turistica e avesse ancora l’effervescenza degli anni ’60 e ’70, si sarebbe scatenato il putiferio. Invece, come spesso è accaduto negli anni 2000, i pescaresi si sono ripiegati sui problemi, li hanno accettati e non sono stati in grado di reagire. L’argomento è stato riportato all’attenzione generale da Riccardo Padovano. “Il dragaggio dell’avamporto di Pescara e il ripascimento delle Coste rappresentano un’occasione unica per avviare il ripristino dei collegamenti turistici con la Croazia, interrotti nel 2017 e per consentire l’ormeggio di yacht e barche di grandi dimensioni“, ha detto il presidente della Confcommercio Pescara e dell’Associazione regionale balneatori, che è anche componente di giunta della Camera di commercio Chieti Pescara, ha espresso. Padovano ha espresso “grande soddisfazione per l’intesa raggiunta, con la Regione Abruzzo, i Comuni e il sistema camerale, per il dragaggio del porto di Pescara”.
“Nell’ultimo incontro”, ha spiegato il presidente, “è stato stabilito di dare seguito a un protocollo d’intesa per affrontare e risolvere le criticità che riguardano il porto di Pescara e, in particolare, l’avamporto”. L’intento è di riutilizzare la sabbia dragata dagli avamporti per il ripascimento degli arenili in difficoltà. “La Regione e i comuni interessati hanno recepito la proposta progettuale avanzata dai balneatori e dal sistema camerale”, ha precisato Padovano, “il porto turistico di Pescara è un’infrastruttura fondamentale, che dista solo un’ora e mezzo da Roma. Procedere al dragaggio dell’avamporto significa restituire al porto di Pescara un ingresso per le barche che va oltre gli otto metri di profondità. In attesa del nuovo porto, questa operazione consentirà di pensare al ripristino del collegamento via mare con la Croazia, interrotto ormai otto anni fa, e che aveva portato alla Costa abruzzese un flusso significativo, di migliaia e migliaia di turisti, con un beneficio evidente anche per tutto l’indotto nautico e turistico”.
Il presidente della Confcommercio Pescara ha ricordato come “al porto pescarese siano ormeggiati oltre 70 yacht di proprietà di famiglie romane. Il Marina di Pescara ha già effettuato, in fase preliminare, le analisi necessarie, da cui è emersa la compatibilità dei sedimenti per il ripascimento”.