Traffico, smog, disagi e file interminabili, questa mattina (9 giugno), in alcune vie di Montesilvano, a causa della chiusura di un tratto di riviera per una manifestazione sportiva. Mauro Di Cola, presidente pro tempore Comitato di Quartiere Villa Canonico e Villa Verrocchio, e nell’occasione portavoce del Comitato Elc (vie Emilia, Lazio e Chieti), ci ha inviato una dura nota, riportata di seguito, ed eloquenti fotografie.
“Da stamani c’è il caos in via Chieti, a Montesilvano (strada interessata in prima linea), e di conseguenza sulla Nazionale Adriatica (sfogo obbligato visto che la riviera è chiusa nel tratto del “Jova beach” per una manifestazione sportiva), su via Marinelli e su via Torrente Piomba (che sono le due direttrici che portano il traffico dalla riviera alla nazionale Adriatica e viceversa). Ho avuto modo di leggere l’ordinanza (https://eu.docs.wps.com/l/sICXMgbKTAfz1i6QG?sa=03&st=0t&v=v2) relativa a questa manifestazione e mi consta precisare che (e ne sono addolorato come cittadino di Montesilvano), sono state perpetrate diverse violazioni (che al momento sono al vaglio dei nostri legali).
Primo punto: la chiusura al traffico deve scattare dalle ore 13 del 9 giugno. Invece, come comprovata anche da documentazione fotografica, la chiusura è stata effettuata prima di tale termine fissato. Questo configurerebbe un abuso.
Punto secondo: la totale assenza di segnaletica consequenziale su via Chieti (via interessata allo sfogo del traffico – viste le chiusure di tutte le strade limitrofe e parallele alla riviera nella zona di previsione delle gare di triathlon).
Punto terzo: la mancanza, appunto, dell’apposizione di tale segnaletica nella succitata via Chieti (e oggetto dello sfogo del traffico in questione) nelle 48 ore precedenti l’inizio di validità di quanto previsto dall’ordinanza.
Ma la cosa davvero grave (che hanno notato sin da subito i legali) è che la riviera è stata chiusa molto prima dell’orario stabilito dall’ordinanza, senza nessun preavviso. Per questo aspetto, stiamo di conseguenza valutando di adire legalmente agli organi di competenza… Noi siamo cittadini che pagano le tasse a Montesilvano, non sudditi di lor signori.
Questo modo di amministrare la città ricorda tempi bui (e che non vorremmo che più si ripetano nella storia italiana), o peggio ancora, un’approssimazione che una città di oltre 50.000 residenti, noi tutti cittadini e residenti di Montesilvano, non ci meritiamo. Altro che Bandiera Blu non ricevuta (per l’ennesimo anno…), perché non raggiungiamo la quota di raccolta differenziata: qui si palesa una vera e propria incapacità di amministrare la città. Meritiamo di meglio!”.