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Home » Istat, siamo meno di 59 milioni. Cala la popolazione nel Mezzogiorno, aumenta al Nord

Istat, siamo meno di 59 milioni. Cala la popolazione nel Mezzogiorno, aumenta al Nord

12 Gennaio 2025 da Redazione

Al 31 dicembre 2023, secondo gli ultimi dati dell’Istat (Istituto nazionale di statistica), la popolazione abitualmente dimorante in Italia conta 58.971.230 individui. Rispetto alla stessa data dell’anno precedente la popolazione è inferiore di 25.971 unità, con una riduzione dello 0,4 per mille.

Il lieve calo della popolazione su base nazionale è il frutto di andamenti demografici sul territorio tutt’altro che omogenei. In termini relativi il calo maggiore rispetto all’anno precedente si riscontra nel Sud (-3,7 per mille) e nelle Isole (-3,8 per mille). Perde popolazione anche il Centro (-1 per mille), mentre il Nord-ovest (+2,3 per mille) e il Nord-est (+2,0 per mille) conseguono incrementi positivi.

A livello regionale il quadro complessivo presenta variazioni negative della popolazione in tutte le regioni del Mezzogiorno (con un picco del -8,1 per mille in Basilicata) e in tutte quelle del Centro (-3,9 per mille in Umbria). Al contrario, nel Nord, con l’eccezione della sola Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (-2,1 per mille), la popolazione cresce ovunque, con un massimo del +6,3 per mille nella Provincia autonoma di Bolzano/Bozen.

A giustificare la modesta flessione della popolazione nazionale e la crescita riscontrata in quella residente al Nord concorre la componente straniera. Gli stranieri censiti come residenti, infatti, salgono a 5.253.658 individui al 31 dicembre 2023 (+21,8 per mille rispetto al 2022) e la loro incidenza sul totale della popolazione residente cresce all’8,9% (8,7% nel 2022).

Nel 2023 il 57,8% dei 7.900 Comuni italiani (4.568 Comuni) perde popolazione rispetto all’anno precedente (nel 2022 la quota era pari al 61,3%). Nei 3.332 restanti Comuni, in cui complessivamente risiedono 26 milioni e 360mila persone, si osserva invece un aumento.

Il calo di popolazione interessa soprattutto i Comuni fino a 5mila abitanti, che registrano una variazione negativa nel 60,8% dei casi. In questi Comuni, che rappresentano ben il 70% dei Comuni italiani e in cui risulta residente il 16,4% della popolazione, il saldo complessivo rispetto al Censimento 2022 è negativo ed è pari a circa 25mila individui. Perde popolazione anche il 60% dei Comuni nella classe 50-100mila abitanti, dove risiede circa l’11% della popolazione. Dei 44 Comuni con oltre 100mila abitanti, dove si contabilizza il 23,2% dei residenti, 25 perdono popolazione rispetto al 2022, mentre tra i restanti 19 il saldo è positivo (25.789 residenti in più). Nei Comuni medio-piccoli (da 5mila a 20mila e quelli da 20mila a 50mila abitanti), dove si conta circa il 50% dei residenti in Italia, poco più della metà perdono popolazione.

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