Filiberto Mastrangelo, professore universitario, vignaiolo e presidente di Sale, una delle sigle che hanno dato vita all’Associazione Nuova Pescara, teme che lo spostamento della Fusione al 2027 possa far perdere i finanziamenti pubblici
Filiberto Mastrangelo, presidente dell’Associazione Sale e professore associato all’Università di Foggia, interviene sul dibattito relativo ai finanziamenti statali – 105 milioni di euro complessivi – che potrebbero essere persi a causa dello spostamento dal 2024 al 2027 della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Secondo l’onorevole D’Alfonso, occorre un’azione istituzionale per sbloccare in anticipo i fondi. Tra gli asterischi, pubblichiamo integralmente l’opinione di Mastrangelo. In coda, ci sono i precedenti interventi sul dibattito, formulati da Luciano D’Alfonso (Pd), Erika Alessandrini (M5s), Carlo Costantini (Azione) e Cristian Odoardi (Cna).
***Mentre le elezioni si avvicinano, la discussione sulla Nuova Pescara si rianima, potremmo dire: meno male… Tuttavia, in contemporanea emerge la preoccupante assenza di una chiara visione strategica su futuro della nuova città che dovrebbe nascere nel 2027. Il condizionale appare sempre più necessario, vista la seconda legge regionale, approvata il 17/03/2023, che ha spostato ancora più avanti l’appuntamento con la storia. Un’ulteriore preoccupazione per molti perché tale spostamento prevede il rischio, non proprio calcolato, di perdere anche il cospicuo finanziamento di 105 milioni di euro stanziato dallo Stato, per la fusione di Montesilvano, Pescara e Spoltore.
L’entusiasmo generatosi dopo il referendum per la nascita di una delle città più grandi d’Italia, viene oggi offuscato dalla consapevolezza che la volontà popolare non venga in nessun modo rispettata e che i cittadini siano assolutamente trascurati da coloro che fanno politica e trattati come comparse, di cui ci si ricorda solo nei mesi precedenti alle elezioni, provocandone la disaffezione verso la cosa pubblica.
Costruire un nuovo contenitore cittadino, la Nuova Pescara, senza riempirlo di contenuti è grave. Un adeguato modello di sviluppo socio-economico sostenibile è la vera sfida di questi anni, a cui si sta sottraendo sia la classe politica sia la classe amministrativa e dirigente dei tre comuni e della Regione stessa. Mentre il palcoscenico politico si anima con discorsi e promesse, i temi cruciali dello sviluppo della città e del futuro dell’area metropolitana languono. Tutti parlano di sostenibilità, ma nessuno spiega come realizzarla. Quali sono le direttrici per uno sviluppo regionale e comunale sostenibile? E, soprattutto, in che modo si può essere sostenibili nel 2040 senza ridurre il benessere dei cittadini e la qualità della vita? Con l’Associazione Sale che presiedo, da oltre 10 anni proponiamo un modello che permetta uno sviluppo sostenibile di lungo periodo su tre asset principali: agroalimentare, sport e benessere, cultura.
Agroalimentare La nostra regione, e ancor di più la futura Nuova Pescara, dovrà diventare il crocevia della più grande fiera business sulla pasta e sul grano, sul modello di quanto fatto nel 1967 con il Vinitaly, che ancora oggi è il crocevia dello sviluppo enologico nel mondo: conta più di 4.000 espositori l’anno e registra circa 150.000 visitatori per edizione, raccogliendo produttori, importatori, distributori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader. Pasta è Made in Italy, pasta è dieta e cultura mediterranea, pasta è nutrizione e benessere e, infine, pasta è un termine che si declina nel medesimo modo in tutto il mondo, dunque è un vero brand inutilizzato. In Abruzzo abbiamo un patrimonio di eccellenze di piccole, medie e, soprattutto, grandi aziende che permetterebbero di connotare la Nuova Pescara immediatamente, facendola conoscere in tutto il mondo. La pasta per fare turismo agroalimentare vero come accade con il Vinitaly a Verona ogni anno. Su questo progetto, nel 2013 l’Associazione Sale, in collaborazione con il Polo dell’Agroalimentare Agire e la Camera di Commercio, diede vita alla prima kermesse nello spazio espositivo del padiglione ex Cofa, in cui tutti i partecipanti furono guidati in un percorso sensoriale affascinante e innovativo alla scoperta del mondo della pasta. Solo il provincialismo di una classe imprenditoriale miope e il timore di confrontarsi con il mondo non hanno permesso di creare i contenuti di quella che, di fatto, sarebbe stata la nascita della nuova realtà cittadina capace di mettere in rete il sistema dell’accoglienza di Montesilvano con l’aeroporto di Pescara, sviluppando un progetto innovativo a Spoltore, unica area in grado di ospitare un nuovo polo fieristico.
Sport e benessere Tutti hanno gioito della notorietà che di Pescara ha avuto durante i Giochi del Mediterraneo nel 2009 e che ha, di fatto, dato il via alla sinergia tra i tre comuni metropolitani. Anche questa è stata un’occasione persa. C’erano le infrastrutture e c’era il know-how per implementare un modello di sviluppo. Subito dopo, c’è stato il progetto Iron Man, la cui portata è stata completamente svilita dalle continue lamentele di coloro che non potevano uscire di casa con la macchina per andare a fare la passeggiata domenicale. Come se i cittadini di New York si lamentassero della maratona più famosa e conosciuta al mondo… Nel 2012, con l’Associazione Sale, organizzammo un importante convegno dal titolo Sport e sviluppo del territorio, in cui proponemmo uno sviluppo dell’area metropolitana capace di coinvolgere le Istituzioni regionali, provinciali di Chieti e Pescara, i Comuni di Pescara, Montesilvano, Chieti, Francavilla, Spoltore, l’Università D’Annunzio, il CONI e il Comitato Italiano Paralimpico per la creazione della prima ed unica area sportiva italiana a impatto zero, ovvero senza barriere architettoniche per atleti e pubblico, capace di ospitare i primi Giochi del Mediterraneo Paralimpici, oltre che permettere a tutti gli atleti paralimpici delle federazioni europee di allenarsi tutto l’anno, creando in tal modo un volano di grande impatto economico per area metropolitana della Nuova Pescara e l’Abruzzo.
Cultura Secondo il recente report del Ministero dei Beni e le Attività Culturali “il turismo culturale ha importanti ricadute su aspetti economici e occupazionali, mettendo in rilievo il valore dell’attività culturale e il suo specifico apporto alla coesione sociale, all’identità regionale e allo sviluppo della collettività nel contesto urbano”. Da circa un ventennio, anche il turismo urbano sta conoscendo un formidabile ritorno d’interesse caratterizzato da una crescita apprezzabile, senza dubbio a motivo della combinazione di diversi fattori quali il processo di valorizzazione e risanamento delle città, l’ampliamento e la diversificazione delle attività culturali, il consistente aumento di interesse per l’urbanistica, la ricerca di animazione e di nuove opportunità di entertainment. L’offerta va articolata in base all’evoluzione delle esigenze dei visitatori in termini di attività e di svago. Va promosso il turismo quale asset strategico di sviluppo socio-economico, propulsore di ricchezza e di occupazione. In questa ottica, la nostra Associazione in passato ha promosso una serie di iniziative – concretizzate nel PROGETTO SPIRITO D’ABRUZZO in collaborazione alla Camera di Commercio di Chieti Pescara e alla Confcommercio Pescara – che miravano a valorizzare un patrimonio culturale e paesaggistico unico, legandolo alla scoperta di un turismo esperenziale, che mediante un approccio innovativo che permettesse di rallentare e di riscoprire il proprio io e la propria spiritualità. Questo è stato e è l’approccio in termini propositivi dell’Associazione Sale come incubatore di idee. Come cittadini, ad oltre 10 anni dal referendum, chiediamo a gran voce, RISPOSTE !***
L’intervento di D’Alfonso https://lanuovapescara.com/varie/dalfonso-a-nuova-pescara-occorre-un-intervento-istituzionale-per-utilizzare-i-fondi-malgrado-lo-spostamento-al-2027/
L’intervento di Alessandrini https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/erika-alessandrini-soldi-subito-per-nuova-pescara-no-qui-servono-grandi-idee-e-il-momento-della-progettualita/
L’intervento di Costantini https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/costantini-soldi-e-progettualita-vanno-a-braccetto-ma-per-nuova-pescara-e-indispensabile-una-guida-illuminata-basta-compromessi/
L’intervento di Odoardi https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/il-dibattito-odoardi-il-collante-di-nuova-pescara-si-chiama-futuro-la-politica-non-deve-pensare-solo-alle-elezioni/