Il presidente dell’Ance Regionale Antonio D’Intino
Il dibattito sulla Nuova Pescara e, in particolare sui finanziamenti statali – 105 milioni di euro complessivi – che potrebbero essere persi a causa dello spostamento dal 2024 al 2027 della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, vede oggi la partecipazione di Antonio D’Intino, presidente dell’Ance Abruzzo, l’associazione dei costruttori. Tra gli asterischi, pubblichiamo integralmente l’opinione espressa da D’Intino. In coda, invece, ci sono i precedenti interventi sul dibattito di Luciano D’Alfonso (Pd), Erika Alessandrini (M5s), Carlo Costantini (consigliere comunale di Azione), Cristian Odoardi (Cna), Filiberto Mastrangelo (Sale), Luciano D’Amico (candidato presidenza della Regione con il centrosinistra), Giulio Cesare Sottanelli (deputato di Azione) e Lorenzo Sospiri (Fi).
***Il dibattito sulla Nuova Pescara, per la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, si arricchisce ogni giorno di autorevoli e interessanti interventi seppur tra tante riflessioni, oltre che recriminazioni, si corre il rischio di non affrontare compiutamente gli aspetti strutturali che devono orientare il processo. Con una visione imprenditoriale, evidenzio, prima di tutto, la necessità di contrastare ogni forma di burocrazia fine a se stessa, che ostacola il cambiamento, invece di favorirlo.
Non si tratta di enfatizzare una azione di insubordinazione ma di costruire una organizzazione snella e funzionale, di razionalizzare attività e servizi a beneficio dei cittadini che hanno espresso la volontà di stare insieme. Occorre dare concretezza alla volontà popolare ed avere il coraggio di assumere decisioni, bisogna concentrarsi sulla potenzialità della Nuova Pescara e lavorare per amplificare la portata del progetto, in modo da arrivare alla data del matrimonio, fissata al 2027, con i presupposti per ambire, in un arco temporale congruo, alla soglia di 250.000 abitanti, che consente il riconoscimento di città metropolitana. Il tema è di come attrarre e, soprattutto, di come ben ospitare la popolazione attuale e le ulteriori 50.000 persone che devono trovare le condizioni abitative e di servizi tali da orientare una scelta di vita.
Bisogna puntare subito in alto perché ci sono tutte le caratteristiche per sostenere un modello di trasformazione urbana nella direzione della sostenibilità e della inclusione valorizzando gli aspetti ambientali e socio- culturali. In estrema sintesi, bisogna avere il coraggio di fare la rigenerazione urbana, di intervenire su spazi complessivi per attuare il rinascimento urbano: un obiettivo presente anche nel PNRR nel programma innovativo della qualità dell’abitare. Per farlo, come ANCE, abbiamo sempre sostenuto la necessità di una legge specifica che riconosca alla rigenerazione urbana il rango di interesse pubblico,
superando visioni riduttive e difensive sul tema che, negli anni, hanno solo
alimentato il degrado edilizio, con perdita di occasioni di sviluppo, oltre che di
aumento del contenzioso. La Nuova Pescara deve candidarsi a superare applicazioni pedisseque delle norme, tra le quali il famigerato DM 1444 del 1968, che continua a dettare una impostazione quantitativa e limitativa in materia di standard risultando inadeguato per la regolazione dello sviluppo urbano moderno. A distanza di 50 anni dalla
introduzione necessita di aggiornamento rompendo i tabù che finora hanno
impedito di farlo – cit. Ministro Franceschini.
I centri urbani per recuperare e ampliare la vivibilità reclamano rigenerazione
urbana e sostituzione edilizia, interventi da stimolare con incentivi volumetrici, con
riduzione degli oneri e dei costi di costruzione, perché senza tali leve l’obiettivo
della riduzione del consumo di suolo comporta solo il blocco della pianificazione
urbana con impoverimento e invecchiamento delle città. La manutenzione e lo sviluppo del patrimonio immobiliare vanno interpretati in funzione di sviluppo territoriale per dare forza al sistema economico e sociale, promuovendo, al contempo, la dimensione locale, in termini di integrazione sociale ed ambientale: in questa descrizione si riconosce la città del futuro e noi abbiamo una occasione irripetibile per rendere la Nuova Pescara un sogno che si realizza.***
L’intervento di D’Alfonso https://lanuovapescara.com/varie/dalfonso-a-nuova-pescara-occorre-un-intervento-istituzionale-per-utilizzare-i-fondi-malgrado-lo-spostamento-al-2027/
L’intervento di Erika Alessandrini https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/erika-alessandrini-soldi-subito-per-nuova-pescara-no-qui-servono-grandi-idee-e-il-momento-della-progettualita/
L’intervento di Costantini https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/costantini-soldi-e-progettualita-vanno-a-braccetto-ma-per-nuova-pescara-e-indispensabile-una-guida-illuminata-basta-compromessi/
L’intervento di Odoardi https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/il-dibattito-odoardi-il-collante-di-nuova-pescara-si-chiama-futuro-la-politica-non-deve-pensare-solo-alle-elezioni/
L’intervento di Mastrangelo https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/il-dibattito-mastrangelo-nuova-pescara-rischia-di-perdere-i-finanziamenti-e-diventare-un-contenitore-senza-contenuti/
L’intervento di D’Amico https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/il-dibattito-damico-nuova-pescara-offre-lo-stimolo-per-far-crescere-labruzzo/
L’intervento di Sottanelli https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/il-dibattito-sottanelli-pronto-a-fare-il-massimo-per-sostenere-a-roma-la-causa-di-nuova-pescara/
L’intervento di Sospiri https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/il-dibattito-sospiri-nuova-pescara-non-perdera-i-soldi-anzi-incassera-150-milioni-dal-2027/