Il cardiologo pescarese Giovanni Staffilano
L’uomo giusto al posto giusto e nel momento giusto. Giovanni Staffilano, cardiologo pescarese con un un’invidiabile curriculum (lo ricordiamo anche medico della nazionale femminile di volley), oggi pomeriggio, intorno alle 14, è stato coprotagonista del salvataggio di una ragazzina, probabilmente di origine romena, che ha rischiato di affogare nelle acque antistanti lo stabilimento balneare Nettuno, nel zona centrale di Pescara. “Ero appena arrivato per farmi un pomeriggio di relax in spiaggia, quando mi hanno detto che c’era una giovane in condizioni disperate”, racconta Staffilano. “Mi sono precipitato a riva e l’ho vista cianotica, riversa su un fianco. Vicino a lei c’erano i volontari della Misericordia. Ho capito subito che non c’era spazio per le esitazioni e ho provveduto all’aspirazione dell’acqua dai polmoni e a tutte le pratiche necessarie per farla rinvenire. Dopo una ventina di minuti, è stata portata in ospedale per il ricovero”.
“A quanto ho capito, la ragazzina era arrivata a Pescara dall’Aquilano, con un gruppo di coetanei e ha fatto il bagno vestita”, continua Staffilano. “Forse non sapeva nuotare oppure è andata nel panico perché il peso dei vestiti inzuppati di acqua la trascinava giù. La fortuna è stata la presenza di un bagnante, un vero eroe, che l’ha vista annaspare e l’ha salvata. Non ho visto gli amici della ragazzina. Mi hanno detto che sono scappati. Non saprei. Ho visto, però, il signore autore del salvataggio che ha avuto un leggero malore dovuto alla fortissima emozione. Ribadisco: è lui il vero eroe. Io ho fatto solo il mio dovere di medico. Un fortissimo abbraccio al volontari della Misericordia. Tutto è bene quel che finisce bene, ma solo per un soffio non c’è stata una tragedia. Serve più prevenzione. Una giovane deve essere informata che fare il bagno al mare ha dei rischi. Formazione e informazione sono importantissimi: il pericolo, anche in spiaggia, è sempre in agguato”.