Se il Centro piange, Il Messaggero non ride. Le due testate sono da tempo alle prese con gravi problemi – dal drammatico calo delle vendite alla conflittualità interna – che non sembrano avere soluzione a portata di mano. L’ex quotidiano del gruppo Finegil Espresso La Repubblica, da anni di un gruppo locale, ha annunciato che dal primo ottobre il direttore responsabile sarà Luca Telese. Prenderà il posto di Piero Anchino, sfiduciato dall’intera redazione. Telese è un volto noto della tv nazionale e la cosa lascia presagire ulteriori sinergie tra Il Centro e Rete 8, emittente televisiva di uno degli editori del quotidiano, Luigi Pierangeli.
Al Messaggero non si è ancora spenta l’eco del licenziamento, ad appena un mese dall’assunzione, del direttore Alessandro Barbano, colpevole di aver rifiutato un’intervista alla premier Giorgia Meloni come la voleva fare lei e non come l’avrebbe voluta fare lui, che è arrivata quella che l’Odg Abruzzo ha definito “una censura”. E’ accaduto questo: il critico Antonio Gasbarrini, dopo anni di collaborazione contrattualizzata, si sia visto cancellare, dalla redazione centrale di Roma, un articolo di critica al Maxxi L’Aquila, dove le cose non sembrano andare per il verso giusto. Se un giornale rinuncia alla critica, rinuncia a un sacrosanto diritto-dovere del giornalismo. Ma come lo fai capire a un editore?