
Il consigliere d’opposizione al comune di Pescara: “Ora hanno un altro motivo per perdere tempo”
Il trasferimento di Marco Molisani dall’Ufficio Fusione alla direzione di Ambiente spa è la spallata finale a Nuova Pescara? Massimiliano Di Pillo, consigliere civico d’opposizione al comune di Pescara, lo sospetta. “I ritardi cronici dell’unificazioni del servizio ci hanno indotto più volte a essere realisti, chiedendo di eliminare quella condizione di totale ipocrisia che da mesi aleggia sulla questione della Nuova Pescara”, argomenta il consigliere della lista Pettinari sindaco. “Nelle ultime commissioni consiliari, dove si è parlato in modo fattivo proprio degli step relativi alle fasi che dovrebbero portare alla fusione dei comuni di Pescara Montesilvano e Spoltore, il responsabile dell’Ufficio Fusione, Marco Molisani, aveva palesato ciò che tutti pensano, ma che nessuno prima aveva avuto il coraggio di dire, e cioè che l’alba per l’unificazione, fissata per Legge al 1 gennaio 2027, è tecnicamente impossibile”.
Impossibile perché gran parte del mondo politico delle tre città, a difesa dei propri privilegi, non vuole la Fusione. “Però, nessuno finora ha avuto l’audacia di presentare l’emendamento che sposti per l’ultima volta questo matrimonio al 2029”, aggiunge Di Pillo. “I settori come quello del Bilancio, del Sociale e della Pianificazione del territorio, sono parti fondamentali di ogni amministrazione pubblica, ancor più per un territorio come il nostro, dove il clientelismo politico ha fatto danni irreparabili, destabilizzando le finanze dei comuni, allargando sempre più la distanza tra povertà e dignità, erodendo ogni spazio e rendendo il nostro territorio trofeo delle lobby dei costruttori. Lobby oggi in grandissima difficoltà con la nuova variante del piano stralcio difesa alluvioni (PSDA), che blocca di fatto, le idee espansionistiche di chi per anni ha spadroneggiato con il consumo di suolo”.
Di Pillo insiste: “Il trasferimento di Molisani è davvero una tempesta perfetta per affossare definitivamente ogni velleità di fusione per il primo gennaio 2027, ma anche un buon motivo per perdere altro tempo nel passaggio di consegna tra dirigenti, in una ricostruzione complessa e molto articolata di tutto l’iter che obbligatoriamente porterà alla fusione dei tre comuni. Si avvicinano appuntamenti importanti per i quali occorrono chiarezza e trasparenza e che, invece, si prospettano sempre più cupi e pieni di indecisioni, di rinvii obbligati, di pressappochismo imbarazzante, che purtroppo nell’amministrazione del Comune di Pescara sembrano ormai la regola”.