Quarto giorno di sciopero, oggi, dei giornalisti del Centro, quotidiano abruzzese alle prese con una gravissima crisi che va dal drammatico calo delle copie vendute alle relazioni deteriorate tra i giornalisti e il direttore Anchino, sfiduciato all’unanimità dai colleghi, e tra i giornalisti l’editore e il manager Balietti. Domani, quindi, il giornale non sarà in edicola. Nel dettaglio, l’agitazione odierna riguarda anche la pratica di commissionare ad agenzie esterne la realizzazione degli inserti. Come se non bastasse, ieri l’assemblea dei giornalisti ha affidato al comitato di redazione, cioè al sindacato interno, un altro pacchetto di cinque giorni di sciopero. Ricapitolando, quello odierno è il quarto giorno di sciopero del primo pacchetto al quale è stato aggiunto un altro pacchetto da cinque giorni. Se non ci sarà una schiarita, Il Centro potrebbe scioperare altri sei giorni. Come minimo.
L’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo: Le istituzioni e le associazioni della società civile interrompano il silenzio e intervengano a sostegno delle rivendicazioni dei giornalisti
“L’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo assiste con crescente preoccupazione alla situazione che si sta determinando al quotidiano Il Centro, dove i giornalisti hanno proclamato lo sciopero per salvaguardare la qualità dell’informazione contro la pratica di commissionare ad agenzie esterne la realizzazione di inserti”, si legge in una nota dell’Odg Abruzzo. “Una pratica che non solo svaluta il lavoro dei giornalisti del quotidiano, ma mina direttamente la fiducia dei lettori nell’integrità del contenuto che ricevono. L’Ordine dei giornalisti giudica inopportuno che il vertice redazionale, sfiduciato dai redattori, con la propria firma sostenga prodotti che non riflettono il lavoro e l’etica dei giornalisti interni. Parimenti allarmante è la manovra dell’azienda, che da una parte non rinnova i contratti a termine e dall’altra esternalizza prodotti editoriali. Finora, l’azienda, nonostante le assicurazioni, ha omesso il ricorso agli strumenti legislativi che potrebbero mitigare i costi di produzione e nello stesso tempo scarica sulla redazione errori del management che non ha dato segni di mostrarsi all’altezza di un prodotto editoriale intellettualmente complesso quale può essere un quotidiano. L’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo rivolge un pressante invito alle istituzioni e alle associazioni della società civile a rompere il silenzio e a intervenire a sostegno delle rivendicazioni dei giornalisti poiché ne va del futuro del quotidiano che ha contribuito concretamente, in quasi 40 anni di attività, alla crescita civile e culturale della società abruzzese”.