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Home » Corneli (Federmanager) in audizione: “Ecco perché la Fusione va realizzata subito”

Corneli (Federmanager) in audizione: “Ecco perché la Fusione va realizzata subito”

7 Febbraio 2023 da Redazione

Il 27 gennaio ci sono state alcune audizioni della Prima commissione del Consiglio regionale inerenti il Progetto di legge a firma di Sospiri, D’Incecco e D’Addazio per lo spostamento della data di fondazione di Nuova Pescara al 2027. Questo il testo dell’intervento di Florio Corneli, presidente di Federmanager Abruzzo e Molise, condiviso da Cida Unione regionale Abruzzo.

Il documento è calato sulla specifica realtà abruzzese con l’obbiettivo di proporre alcune considerazioni utili alla immediata realizzazione del processo con la individuazione dei potenziali vantaggi e la definizione degli ambiti di intervento da attivare sui quali le organizzazioni scrivente in rappresentanza del mondo delle competenze e delle alte professionalità può mettere a disposizione supporto metodologico e benchmark di riferimento.

Premesse:

  1. I settori di intervento coinvolti nel processo di fusione:
    1. Pianificazione territoriale ed urbanistica
    1. Grandi infrastrutture
    1. Ciclo dei rifiuti
    1. Trasporto pubblico locale
    1. Approvvigionamento energetico
    1. Promozione turistica
    1. Gestione delle reti
    1. Logistica del commercio
    1. Tutela ambientale
    1. Servizi e politiche sociali
    1. Servizi scolastici
  • Sintesi dei vantaggi economici:
  • Godimento per 10 anni di un apposito contributo straordinario dello stato
  • Allentamento dei vincoli di bilancio previsti dal patto di stabilità
  • Incremento degli stanziamenti riservati ai comuni coinvolti nel processo attraverso l’utilizzo dei residui del fondo di solidarietà
  • Contributo straordinario commisurato al 60% dei trasferimenti erariali attribuiti a decorrere dal 2018
  • Sintesi dei vantaggi etico sociali
  • Razionalizzazione della spesa con maggiore efficienza dei servizi
  • Nei comuni sorti a seguito della fusione di più comuni lo statuto può prevedere forme particolari di collegamento anche in termini di infrastrutture
  • Visione strategica unificata per creare sinergie, valore, aggregare gli obbiettivi con investimenti comuni
  • Riduzione dei costi di amministrazione
  • Miglioramento dei piani di investimento
  • Vivibilità del territorio
  • Migliore l’attrattiva dell’area anche sotto il profilo imprenditoriale
  • Unificare e semplificare i processi amministrativi
  • Proposta del processo di fusione:
  • Presentazione dello statuto
  • Istituzione consiglio comunale
  • Riorganizzazione delle attivi tecnico amministrative
  • Riorganizzazione dei servizi
  • Valore aggiunto che ci rendiamo disponibili a dare al processo di fusione:
  • Ridefinizione del processo organizzativo
  • Standardizzazione degli applicativi informatici
  • Integrazione dei servizi e regolamenti per la comunità
  • Change management
  • Gare strategiche ICT (Information and Communication Technologies)a supporto della fusione
  • Le gare strategiche ICT rientrano già nel programma di gare definito da Consip spa AgID e team digital finalizzato ad accelerare le attività di procurement delle P.A.
  • Tale strumento può costituire un potente acceleratore da poter sfruttare per l’evoluzione tecnologica delle modalità di erogazione dei servizi per i cittadini  in una ottica di “service oriented” e valorizzazione del patrimonio informativo

Sintesi finale

Le organizzazione manageriali ed i manager che fanno capo a Federmanager e Cida ritengono un grave danno per il territorio e le comunità coinvolte il rinvio della fusione per i seguenti ordini di motivi, oltre quelli già esposti nella relazione:

  1. Subordinare la fusione alla riorganizzazione dei servizi è assolutamente errato in quanto si affida la riorganizzazione ad enti con visioni parziali e rappresentanza di interessi parziali, tra l’altro ad enti destinati ad esaurire poteri e responsabilità,  mentre la riorganizzazione dovrebbe essere fatta dal nuovo organismo territoriale che avrà anche la responsabilità ed i poteri di gestione.

In tutti i processi di fusione ed aggregazione la riorganizzazione delle attività e dei servizi è conseguente e molte volte frutto della fusione (basta guardare qualsiasi fusione di aziende e/o organizzazioni multinazionali)

  • Rinviare il processo di fusione significa non cogliere interamente o coglierne in maniera distorto e/o parziale le opportunità che scaturiscono dal particolare momento storico in cui viviamo. Il primo pensiero e riferimento va al PNRR
  • Nel momento in cui si colgono le opportunità finanziarie del Pnrr avere una visione parziale potrebbe anche significare fare delle cose oggi con costi elevatissimi e domani lasciarle inutilizzate. Si pensi a tutti i processi ICT che oggi registrerebbero una triplicazione della spesa salvo domani investire nuove risorse rispetto alla riunificazione dei processi
  • nel rapporto con il cittadino continueremo a immettere, grazie al Pnrr, nuovi servizi utilizzabili con modalità anche innovativi a cui farebbero l’abitudine salvo cambiarli o modificarli al momento della fusione.
  • Rinviare l’utilizzo delle risorse economiche che oggi ci sono fra 4 anni con perdita di valore (inflazione) delle risorse destinate e anche certezze sulla disponibilità future.
  • Si rinvia la semplificazione amministrativa che anche nel caso del rilascio della documentazione prevista per avere il diritto al superbonus 110% ha registrato linee di comportamenti diversi nei tre comuni con grandi danni per gli operatori economici e per le famiglie interessate
  • Fare operare le grandi scelte strategiche sulle città a operatori decisionali che per mandato hanno e devono avere una visione parziale in quanto eletti per rappresentare gli interessi della propria comunità. Si pensi, per esempio ed a titolo esplicativo,  alla sede del nuovo palazzo della regione, decisione che oggi compete giustamente ed istituzionalmente all’amministrazione di un comune mentre domani l’osservatorio sarebbe molto più ampio e la decisione farebbe capo al nuovo comune.
Florio Corneli, presidente di Federmanager Abruzzo e Molise

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