Il 27 gennaio ci sono state alcune audizioni della Prima commissione del Consiglio regionale inerenti il Progetto di legge a firma di Sospiri, D’Incecco e D’Addazio per lo spostamento della data di fondazione di Nuova Pescara al 2027. Questo il testo dell’intervento di Florio Corneli, presidente di Federmanager Abruzzo e Molise, condiviso da Cida Unione regionale Abruzzo.
Il documento è calato sulla specifica realtà abruzzese con l’obbiettivo di proporre alcune considerazioni utili alla immediata realizzazione del processo con la individuazione dei potenziali vantaggi e la definizione degli ambiti di intervento da attivare sui quali le organizzazioni scrivente in rappresentanza del mondo delle competenze e delle alte professionalità può mettere a disposizione supporto metodologico e benchmark di riferimento.
Premesse:
- I settori di intervento coinvolti nel processo di fusione:
- Pianificazione territoriale ed urbanistica
- Grandi infrastrutture
- Ciclo dei rifiuti
- Trasporto pubblico locale
- Approvvigionamento energetico
- Promozione turistica
- Gestione delle reti
- Logistica del commercio
- Tutela ambientale
- Servizi e politiche sociali
- Servizi scolastici
- Sintesi dei vantaggi economici:
- Godimento per 10 anni di un apposito contributo straordinario dello stato
- Allentamento dei vincoli di bilancio previsti dal patto di stabilità
- Incremento degli stanziamenti riservati ai comuni coinvolti nel processo attraverso l’utilizzo dei residui del fondo di solidarietà
- Contributo straordinario commisurato al 60% dei trasferimenti erariali attribuiti a decorrere dal 2018
- Sintesi dei vantaggi etico sociali
- Razionalizzazione della spesa con maggiore efficienza dei servizi
- Nei comuni sorti a seguito della fusione di più comuni lo statuto può prevedere forme particolari di collegamento anche in termini di infrastrutture
- Visione strategica unificata per creare sinergie, valore, aggregare gli obbiettivi con investimenti comuni
- Riduzione dei costi di amministrazione
- Miglioramento dei piani di investimento
- Vivibilità del territorio
- Migliore l’attrattiva dell’area anche sotto il profilo imprenditoriale
- Unificare e semplificare i processi amministrativi
- Proposta del processo di fusione:
- Presentazione dello statuto
- Istituzione consiglio comunale
- Riorganizzazione delle attivi tecnico amministrative
- Riorganizzazione dei servizi
- Valore aggiunto che ci rendiamo disponibili a dare al processo di fusione:
- Ridefinizione del processo organizzativo
- Standardizzazione degli applicativi informatici
- Integrazione dei servizi e regolamenti per la comunità
- Change management
- Gare strategiche ICT (Information and Communication Technologies)a supporto della fusione
- Le gare strategiche ICT rientrano già nel programma di gare definito da Consip spa AgID e team digital finalizzato ad accelerare le attività di procurement delle P.A.
- Tale strumento può costituire un potente acceleratore da poter sfruttare per l’evoluzione tecnologica delle modalità di erogazione dei servizi per i cittadini in una ottica di “service oriented” e valorizzazione del patrimonio informativo
Sintesi finale
Le organizzazione manageriali ed i manager che fanno capo a Federmanager e Cida ritengono un grave danno per il territorio e le comunità coinvolte il rinvio della fusione per i seguenti ordini di motivi, oltre quelli già esposti nella relazione:
- Subordinare la fusione alla riorganizzazione dei servizi è assolutamente errato in quanto si affida la riorganizzazione ad enti con visioni parziali e rappresentanza di interessi parziali, tra l’altro ad enti destinati ad esaurire poteri e responsabilità, mentre la riorganizzazione dovrebbe essere fatta dal nuovo organismo territoriale che avrà anche la responsabilità ed i poteri di gestione.
In tutti i processi di fusione ed aggregazione la riorganizzazione delle attività e dei servizi è conseguente e molte volte frutto della fusione (basta guardare qualsiasi fusione di aziende e/o organizzazioni multinazionali)
- Rinviare il processo di fusione significa non cogliere interamente o coglierne in maniera distorto e/o parziale le opportunità che scaturiscono dal particolare momento storico in cui viviamo. Il primo pensiero e riferimento va al PNRR
- Nel momento in cui si colgono le opportunità finanziarie del Pnrr avere una visione parziale potrebbe anche significare fare delle cose oggi con costi elevatissimi e domani lasciarle inutilizzate. Si pensi a tutti i processi ICT che oggi registrerebbero una triplicazione della spesa salvo domani investire nuove risorse rispetto alla riunificazione dei processi
- nel rapporto con il cittadino continueremo a immettere, grazie al Pnrr, nuovi servizi utilizzabili con modalità anche innovativi a cui farebbero l’abitudine salvo cambiarli o modificarli al momento della fusione.
- Rinviare l’utilizzo delle risorse economiche che oggi ci sono fra 4 anni con perdita di valore (inflazione) delle risorse destinate e anche certezze sulla disponibilità future.
- Si rinvia la semplificazione amministrativa che anche nel caso del rilascio della documentazione prevista per avere il diritto al superbonus 110% ha registrato linee di comportamenti diversi nei tre comuni con grandi danni per gli operatori economici e per le famiglie interessate
- Fare operare le grandi scelte strategiche sulle città a operatori decisionali che per mandato hanno e devono avere una visione parziale in quanto eletti per rappresentare gli interessi della propria comunità. Si pensi, per esempio ed a titolo esplicativo, alla sede del nuovo palazzo della regione, decisione che oggi compete giustamente ed istituzionalmente all’amministrazione di un comune mentre domani l’osservatorio sarebbe molto più ampio e la decisione farebbe capo al nuovo comune.