“Apprezziamo i passi avanti fatti nella messa in comune di alcuni servizi, quelli previsti dalla Legge regionale, ma auspichiamo un deciso colpo di acceleratore. Sarebbe ora di iniziare a progettare la città. Il primo gennaio 2027 non è poi così lontano”. Parole concilianti, quelle pronunciate da Marco Camplone, presidente dell’Associazione Nuova Pescara, in audizione martedì mattina nella Commissione Nuova Pescara del capoluogo di Provincia, presieduta dal consigliere comunale Claudio Croce (Fi). Camplone ha anche ricordato che l’Associazione, creata nel 2016 proprio per favorire la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, ha sempre contestato la seconda Legge sulla Fusione, dello scorso anno, che ha sostituito quella approvata all’unanimità nel 2018. “Senza la seconda Legge, Nuova Pescara sarebbe già una realtà. Purtroppo, la Regione non ha mai nominato il Commissario, cosa da noi più volte sollecitata, ed eccoci qua. Vi chiediamo di procedere senza indugi e di chiudere il capitolo delle polemiche inutili. Le querelle sul nome – Pescara o Nuova Pescara – sull’ubicazione del canile e del palazzo della Regione servono solo a dividere. Noi vogliamo unire. Ogni decisione, da qui in poi, deve essere presa di concerto dai tre comuni. Basta con le divisioni, altrimenti si continuerà a perdere tempo”.
Sul tempo perso e sull’ostracismo, negli anni scorsi, di Montesilvano e Spoltore si è pronunciato Berardino Fiorilli, del centrodestra, rimarcando l’impossibilità, a suo tempo, di procedere con i passaggi previsti dalla legge. Marco Presutti (Pd) ha sottolineato la necessità di avviare un processo di sensibilizzazione dei cittadini alla nuova realtà che si sta costruendo perché la Fusione non può essere solo un fatto politico in quanto proprio la politica è il soggetto meno sensibile all’argomento.
Per Carlo Costantini (Azione), la Fusione non è ancora certa in quanto tutto è possibile in una nazione capace di calare sul campo il decreto Milleproproghe, che sa di proroga a oltranza. Bisogna temere la Regione: prima del 2027, potrebbe inventare qualche altra cosa per spostare ancora più avanti la nascita di Nuova Pescara. Claudio Croce, uno dei pochi esponenti del centrodestra sempre favorevole all’unione dei tre comuni, si è detto fiducioso. Per il consigliere di Fi, se è vero che la Legge Sospiri ha posticipato dal 2024 al 2027 la Fusione è anche vero che ha disciplinato alcuni passaggi che, qualora elusi, porteranno a commissariamento e, quindi, alla fusione senza intermediazione politica.