E’ sul Sole 24 Ore. Quint’ultimo posto: Carlo Masci è nel ristretto circolo dei sindaci meno amati d’Italia. Classifica redatta da Noto Sondaggi. Come sempre, il lavoro paga. Dal trionfo alle elezioni, quattro anni fa, Carlo che non è re, ma tale si pensa, non ha sprecato un solo giorno per inimicarsi i pescaresi. Ha lavorato duro, con abnegazione, senza la minima incertezza e ora, giustamente, raccoglie i frutti di tanta fatica. Dai semafori T-Red a viale dei Matti (al secolo viale Marconi), dalla violenza al residuo verde cittadino alla bulimia da cemento armato con lo sconsiderato aumento delle cubature, dal palazzo della Regione nell’Area di risulta all’inaccettabile torre-hotel a quattro passi dalla spiaggia di Porta Nuova. Di recente, il vergognoso caso Trisi, il dirigente suo fiduciario arrestato con accuse pesantissime. Il tutto con un prologo da tregenda: l’incendio della pineta. Cosa deve fare di più Carlo Masci per farsi odiare dalla città che dice di amare? Continuare ad annunciare la sua ricandidatura a sindaco ci sembra un buon viatico.
Libero de Foscolo Ortis