“Significativi rischi e straordinarie opportunità”. Sono sufficienti poche parole, prese in prestito da Alfredo D’Incecco, dottore commercialista dell’omonimo studio pescarese, per riassumere l’importanza del passaggio generazionale in azienda. Se n’è parlato ad Atessa, lo scorso venerdì, nel corso di un incontro organizzato dal locale Rotary Club, presieduto da Giannicola Marcolongo.
Il passaggio generazionale è una fase cruciale per le realtà a conduzione familiare, poiché assicura la continuità dei valori e delle competenze, quindi, la trasmissione del Dna aziendale. Si parla di un processo delicato, complesso e spesso complicato, che richiede non solo la scelta delle persone giuste, ma anche un’attenta pianificazione strategica. Altrimenti si mette in moto un processo non virtuoso i cui effetti possono essere deleteri al punto di compromettere il futuro dell’azienda. La successione ben gestita – è questa la sintesi dell’incontro rotariano tenutosi all’hotel l’Anfora – consente di trasferire esperienze, conoscenze e visione imprenditoriale, garantendo così la stabilità e la crescita.
“Un passaggio generazionale efficace può evitare situazioni di crisi o di perdita di competenze e permette all’azienda di adattarsi meglio ai cambiamenti del mercato e alle nuove sfide”, ha detto Alfredo D’Incecco. “È stato un privilegio poter illustrare alla numerosa platea composta da qualificati imprenditori, che ringrazio sentitamente per la loro presenza, il processo del passaggio generazionale in azienda ponendo l’attenzione, in particolare, sui significativi rischi e sulle straordinarie opportunità che possono derivare da una differente gestione del processo stesso”.