Garofalo, La Molisana e Rummo continuano la crescita, Barilla e De Cecco continuano la discesa. La sintesi del mercato italiano della pasta secca e integrale nel 2022 nella distribuzione moderna (iper, super e libero servizio) è semplice e per nulla sorprendente, sulla scia del trend degli ultimi anni. Il tutto, nei dettagli, è chiarito da un articolo di Emanuele Scarci pubblicato su Distribuzione Moderna. Il pastificio Garofalo, forte anche dell’appeal Gragnano, è il top performer della fascia Premium. Conti alla mano, Garofalo guadagna il 7% a volume (6,5% la quota di mercato, con un prezzo medio annuale di 2,12 euro/Kg). A ruota seguono, con un robusto +6,5% La Molisana (7% quota mercato) e Rummo, con +1% (6,2%).
Male De Cecco: -3,5% a volume, per una quota di mercato piombata sotto la soglia del 10 per cento. Sembra non avere fine la caduta di Barilla, che nell’ultimo decennio ha perso 10 punti di quota di mercato, scivolando al 23% malgrado le numerose iniziative a sostegno del brand.
Nel complesso, il mercato pasta interno nel 2022 è cresciuto a valore del 23 per cento e i maggiori costi di produzione (materia prima, energia, trasporti, packaging…) sono stati riversati in gran parte sullo scaffale. Il 2023? Promette bene per i pastai.
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