• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
La Nuova Pescara

La Nuova Pescara

Periodico di informazione, critica e opinione

  • Home
  • Nuova Pescara
  • Opinioni
  • Aritmetica all’italiana
  • Economia
  • Salute e Sanità
  • Cultura e Arte
  • Associazioni
  • Appuntamenti
  • Video
  • Podcast
  • Libero
  • La Frase
Home » Cna, i numeri del disastro: 2.728 imprese artigiane abruzzesi chiuse in cinque anni. La provincia di Pescara (-12 per cento) a picco

Cna, i numeri del disastro: 2.728 imprese artigiane abruzzesi chiuse in cinque anni. La provincia di Pescara (-12 per cento) a picco

30 Gennaio 2024 da Redazione

Il disastro dell’Abruzzo è raccontato da numeri impietosi: 2.728 imprese artigiane in meno dal 2018 ad oggi. Si tratta del dato peggiore tra le regioni italiane, Marche a parte, dell’ultimo quinquennio. A mettere nero su bianco i dettagli di questa debacle è il report realizzato per la CNA Imprenditori d’Italia Abruzzo da Aldo Ronci, su dati tratti dal sito movimprese.it Alla fine di dicembre del 2018 – e veniamo così ai numeri descritti nello studio – le imprese artigiane attive erano in Abruzzo 29.896, scese a fine dicembre del 2023 a 27.168, con ben 2.728 unità in meno. Dati che le percentuali spiegano, se possibile, anche meglio: la variazione negativa regionale, pari al -9,12%, ha infatti un valore quasi triplo di quella nazionale, ferma al -3,25%. Una flessione impressionante che ha visto fare di peggio, come detto, solo le vicine Marche, con una perdita  a doppia cifra: -11,56%.

“Ed è come se ogni anno il nostro territorio avesse visto la chiusura di una fabbrica con 1.300 addetti”, commenta il direttore della Cna Abruzzo Silvio Calice, “senza contare i danni provocati in termini di coesione sociale, territoriale e previdenziale. Certo, alla flessione concorrono anche fattori giuridici: le norme tutelano di più le società di capitali rispetto all’artigianato, fatto questo che ne spinge molti a cambiare natura giuridica. Ma la spiegazione sta soprattutto nella mancanza di politiche attive a favore delle micro imprese. La Regione ha competenza esclusiva in materia di artigianato, eppure di una buona legge regionale in vigore da anni  resta sin qui applicata solo la prima parte burocratica, non la seconda che contiene norme importanti sulle politiche attive legate a trasmissione d’impresa o altre misure attive. E quanto a grandi progetti come il PNRR, anche lì non è previsto nulla a favore del settore”.

Tornando ai numeri, tra le province le variazioni in negativo dei numeri dell’artigianato sono state disomogenee: le cadute più pesanti si sono verificate a Pescara (‐861) e a Chieti (‐750), un po’ più lievi a all’Aquila (‐560) e a Teramo (‐557). Quanto invece ai comparti produttivi, le flessioni hanno investito tutte le attività economiche: la più eclatante, forse a sorpresa, arriva dalle costruzioni, che hanno segnato 926 unità in meno, cifra assoluta corrispondente a una perdita, in percentuale, di 15 volte superiore a quella nazionale (‐8,96% contro 0,59%). Quanto alle attività manifatturiere e ai trasporti, questi settori segnano decrementi rispettivamente di 895 e 304 unità: nel caso del manifatturiero, le perdite più significative si sono verificate, nel campo alimentare (‐177), nei prodotti in metallo (‐120) e nell’abbigliamento (‐106).

Da sinistra, Aldo Ronci, Silvio Calice e Savino Saraceni

Questa drastica caduta del mondo delle micro e piccola impresa chiama evidentemente in causa più fattori ed elementi: le politiche in materia di accesso al credito; di contenimento dei costi per l’energia; di stimolo all’internazionalizzazione e alla digitalizzazione; sulla trasmissione d’impresa; sulla formazione professionale. Aree che pongono in discussione ancora una volta le scelte della Regione, che in materia di artigianato vanta competenza esclusiva. “Questi dati negativi”, dice il presidente della Cna Abruzzo Savino Saraceni, “vengono da ancor prima il 2018. Quando un artigiano arriva alla chiusura, vuol dire che le ha provate davvero tutte prima di arrendersi. Ecco, noi vorremmo dalla politica scelte in grado di invertire questa tendenza, un cambio di passo in fatto di metodo: deve crescere il valore della concertazione con il mondo delle imprese e delle loro associazioni, per favorire scelte capaci di aggredire queste tendenze negative”. 

Archiviato in:Economia Contrassegnato con: Aldo Ronci, Cna Abruzzo, Savino Saraceni, Silvio Calice

Barra laterale primaria

Libero

Bandiera blu? Qui la politica locale sta alzando bandiera bianca

14 Maggio 2025 da Redazione

I guru dei social e la crema che fa crescere i muscoli

2 Febbraio 2025 da Redazione

X Factor, per versione italiana si intende il disinvolto utilizzo dei lavoratori in nero

8 Dicembre 2024 da Redazione

Bersani assolto: dare del c******ne a Vannacci non è reato se c’è ironia

7 Novembre 2024 da Redazione

All’interno della cornice c’è la convenienza che hanno avuto i pescaresi ad ospitare il G7

24 Ottobre 2024 da Redazione

Cani e gatti in Parlamento, vitelli e polli nelle pentole, schioppettate per i cervi

6 Ottobre 2024 da Redazione

La cannabis light e gli spacciatori di droghe del parchetto sotto casa

4 Agosto 2024 da Redazione

L’Aca, la pioggia, De Luca e i manicomi da riaprire

18 Luglio 2024 da Redazione

Spalletti e Gravina come Toti e Santanché: restano, ma solo per il nostro bene

1 Luglio 2024 da Redazione

Il Pescara vende i debiti. Buon acquisto

17 Giugno 2024 da Redazione

Camera, botte, ventennio e Ventennio

14 Giugno 2024 da Redazione

La Juve Ng manda Pescara, Cascione e Sebastiani in tilt: eliminati dai play off (1-3), addio al sogno della serie B

11 Maggio 2024 da Redazione

Leggi tutti gli articoli

Tags

abruzzo Alessandra Serraiocco Anna Di Carlo Antonello Barbieri Antonio D'Intino Carlo Costantini carlo masci chiara trulli Cna Confindustria Abruzzo Medio Adriatico donatori di sangue Enzo Puzone Ernesto Grippo Fidas Florio Corneli Fondazione Pescarabruzzo Fusione Pescara Montesilvano Spoltore Gianni Melilla Giulio Cesare Sottanelli Giulio Gennari Imago Museum Istat L'Aquila La frase lidia di blasio Lorenzo Sospiri Luciano D'Alfonso Luciano D'Amico Marco Camplone Marco Marsilio Massimiliano Di Pillo montesilvano Nicola Mattoscio nuova pescara ottavio de martinis Pescara Pietro Paolo D'Annunzio Polizia locale Raffaele Morelli Regione Abruzzo Roseto degli Abruzzi Silvio Calice Simone Pavone Spoltore Università G. D'Annunzio

Footer

La Nuova Pescara

Pescara, Montesilvano e Spoltore: la nostra grande Città

Recenti

  • Fondi strutturali europei, l’Abruzzo è il fanalino di coda. Sottanelli: “Occorre una task force regionale”
  • “Fusione, un processo inarrestabile”
  • Vocalist su di giri, musica a palla, cori da stadio, droga, alcol e risse: ecco a voi la Riviera nord di Pescara
  • Il Guerriero di Capestrano combatte in tribunale. Il regista Consorte chiede la sostituzione del commissario ad acta
  • La fotografia/ Nuvola Gialla su Assisi

Cerca

Privacy Policy
Cookie Policy

Copyright © 2025 · Associazione Nuova Pescara · C.F. 91150140688
Periodico di informazione, critica e opinione iscritto al Tribunale di Pescara al n. 03/2022
Questa testata non usufruisce di finanziamenti pubblici
Fondatore e direttore responsabile Marco Camplone