
Da sinistra: Bruno Di Pietro e Giulio Gennari
Metti due artisti, Bruno Di Pietro e Giulio Gennari. Metti un punto di incontro d’eccezione, la Maison des artistes, in via Cesare Battisti, nel cuore di Pescara. E metti, infine, l’innata predisposizione di Gennari e Di Pietro per il confronto e la collaborazione. Ed ecco che, tra un discorso e l’altro, tra i due è nata l’idea di creare qualcosa a quattro mani. Un’interazione nell’ambito del Progetto 2.0, che da anni vede impegnato Gennari in una serie di collaborazioni con altri artisti. Li citiamo in ordine sparso: Pep Marchegiani, Kostabi, Max Bi, Marco Mazzei e Tommaso Cascella. Presto ci sarà una mostra di tutte le opere sin qui realizzate.
La Maison des artistes, con annesso bad & breakfast, si sta qualificando sempre più come punto di incontro degli artisti di ogni dove. “Ho fondato questo centro per accogliere artisti internazionali a Pescara”, dice Giulio Gennari. “E’ un salotto, ispirato al cenacolo di Michetti, per facilitare gli scambi culturali e artistici anche con la realizzazione di opere in sinergia. Il Progetto 2.0 ambisce a diventare di caratura europea, anche perché tratta e sviluppa temi, come la maternità, l’ecologia, il recupero delle periferie e la pace, che non hanno confini. Non a caso l’ho presentato in due palcoscenici d’eccezione: il museo Fondazione Genti d’Abruzzo e il museo Cascella. Di Pietro è un maestro, che non ha certo bisogno di presentazioni, oltre che una persona fantastica”.