Il 2021 è stato un anno difficile, la crisi pandemica da Covid-19 imperversava e le prime risposte sanitarie al virus davano fiducia per un inizio di ripresa che la Fondazione Pescarabruzzo ha voluto incoraggiare e alimentare, inaugurando il nuovo polo culturale di Pescara, come punta di diamante, nel panorama culturale del Medio Adriatico italiano e oltre.
È in questo contesto che è nato Imago Museum, aperto “tecnicamente” l’8 febbraio in piena crisi pandemica e costretto a chiudere dopo una sola settimana ma, come ha avuto modo di dichiarare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione ufficiale del 28 settembre: «Vi sono circostanze, calamità naturali come il terremoto o eventi drammatici come la pandemia, che inducono a ritrovare le ragioni della reciproca solidarietà e che inducono anche a rivolgersi agli elementi e agli aspetti più importanti della convivenza. La cultura è uno di questi ed è quello che qui questa mattina si è cercato di fare».
Nonostante, dunque, la chiusura di circa quattro mesi legata alla sicurezza sanitaria e alle normative del periodo con ingressi contingentati nei luoghi di cultura, l’osservanza di dispositivi di protezione e l’obbligo di tamponi, il 2021 verrà ricordato anche come un anno molto importante per Pescara. L’apertura dell’Imago Museum, come polo espositivo di livello internazionale, ha dato il via ad un fermento artistico e culturale che la città, dalla natura prettamente commerciale, non aveva mai avuto nei suoi primi 96 anni di vita.
La mostra di apertura Warhol e Schifano tra Pop Art e Classicismo ha proposto un confronto tra due maestri della Pop Art tra i più significativi e originali, attraverso l’esposizione di più di 400 opere tra serigrafie, fotografie, stampe, poster, tele e carboncini. Con una presenza unica e irripetibile, hanno impreziosito la mostra temporanea sei sculture di Matres, datate intorno al III e IV secolo a.C., esposte per la prima volta in abbinamento a uno straordinario ciclo pittorico del grande maestro Mario Schifano dedicato alla divinità Mater Matuta.
L’esposizione ha entusiasmato il pubblico pescarese e non, catalizzando l’attenzione culturale di media locali e nazionali, appassionati e visitatori neofiti. Un pubblico ampio ed eterogeneo che ha abbracciato il progetto museale fin da questa prima grande mostra temporanea, affiancata da due imponenti e cospicue collezioni permanenti: Impressioni e realtà. Il sogno scandinavo da Barbizon a Civita d’Antino, dedicata al gruppo di
pittori nordeuropei legati alla “Scuola di Civita d’Antino”, che hanno dipinto l’Abruzzo a cavallo tra Ottocento e Novecento; l’altra, dal titolo Arte, immagine e realtà propone una prestigiosa raccolta di opere contemporanee di 73 artisti tra pittori e scultori attivi soprattutto nella seconda metà del Novecento (tra i quali Ortega, Mensa, Maya della realidad spagnola; Rivers, Carroll, Forrestall tra gli autori nordamericani; Sassu, Di Stefano e Galliani della scuola figurativa italiana).
Sul finire del 2021, il museo ha offerto ampio spazio ai temi ambientali con un’originale mostra temporanea dal titolo Joseph Beuys. Difesa della natura | Facciamo presto! nel centenario dalla nascita dell’artista d’azione e performer tedesco, tra i protagonisti assoluti dell’arte del secondo dopoguerra. Gli interventi performativi di Beuys per sostenere la difesa dell’ambiente, immortalati dai più grandi fotografi dell’epoca, sono del tutto attuali e, secondo la visione profetica dell’artista tedesco, coinvolgono trasversalmente l’intera società.
Nell’estate del 2022, Imago Museum ha accolto la mostra temporanea Espressioni e verità | Il gruppo Die Brücke e oltre, la più importante e completa collezione sull’Espressionismo presente in Italia, corredata anche dall’omonimo catalogo che il 25 marzo sarà presentato al pubblico nella splendida cornice della Hall del museo, con protagonisti due importanti esponenti della critica artistica italiana: Alessandro Masi, Segretario generale della Società Dante Alighieri, e Gabriele Simongini, professore all’Accademia di Belle Arti di Roma.
«Finora il bilancio dell’Imago è assolutamente positivo», commenta Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, «Il nuovo polo museale registra una media di 50-60 visitatori al giorno, con una frequentazione media mensile di 1.250 paganti (biglietti staccati effettivi), cui si aggiungono numerosi biglietti omaggio, dato il periodo di start up, che abbiamo fornito a giornalisti, autorità, fasce di minori e diversamente abili. Questi ultimi entrano gratuitamente per una nostra precisa scelta, dovuta a ragioni di sensibilità sociale: molte loro visite, infatti, fanno persino parte di veri e propri programmi di assistenza sanitaria. Nei mesi scorsi, inoltre, abbiamo organizzato all’Imago Museum una decina di eventi con una media di 150/200 persone ciascuno, a margine di presentazioni di prodotti d’eccellenza, libri, dibattiti e altro ancora».
Dall’apertura ad oggi, i visitatori complessivi dell’Imago Museum sono stati circa 30.000. I prossimi mesi vedranno il museo in fermento per l’acquisizione in via permanente della splendida collezione sugli Espressionisti riproposti con un nuovo allestimento, oltre alla prossima temporanea che si prevede sarà un’altra perla internazionale che caratterizzerà la seconda parte dell’anno. Al momento opportuno l’arte sarà svelata!