La canzone popolare americana del Novecento è al centro dell’incontro con il professor Alessandro Portelli, docente di letteratura americana all’università “La Sapienza “ Roma e uno dei più attenti studiosi delle culture popolari americane. L’evento, promosso dall’AsSCA e coordinato da Roberto Di Lodovico, del Comitato direttivo dell’Associazione,, si terrà il 14 settembre alle ore 18.00 nella Sala Fondazione Pescarabruzzo, Corso Umberto I 83, Pescara.
Già dal titolo dell’iniziativa Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen: una genealogia
musicale emerge con chiarezza che, nella visione di Portelli, c’è qualcosa di più di un filo rosso che accomuna questi tre grandi artisti. Dell’influenza di Woody Guthrie sul giovane Bob Dylan, soprattutto nelle sue prime composizioni, si è scritto ampiamente. Ciò che viene messo in evidenza nel libro di Alessandro Portelli – Bob Dylan,
pioggia e veleno. ‘Hard Rain’ una ballata fra tradizione e modernità – è il rapporto di Dylan con le forme espressive della tradizione popolare, che vengono viste come materiale con cui lavorare per parlare anche dei problemi attuali. Un atteggiamento che già Woody Guthrie aveva adottato e descritto come generativo della propria creatività musicale.
“Due cantautori, su tutti gli altri, hanno dato voce al sentimento dell’America profonda,
incarnandone, nella maniera più autentica, l’anima popolare, Bruce Springsteen e Bob Dylan”, così scrive Portelli nella seconda di copertina del libro su Hard Rain, pubblicato poco dopo Badlands.
Springsteen e l’America: il lavoro e i sogni, un volume che guarda al mondo di Springsteen ponendo al centro il lavoro: il lavoro che divora le vite dei personaggi evocati nelle sue canzoni (operai, cameriere, addette all’autolavaggio, cassiere, braccianti, disoccupati), vite di seconda mano come le Cadillac usate per sfuggire al tedio di una quotidianità senza sbocchi. Si tratta, con le dovute differenze, dei protagonisti delle ballate di Woody Guthrie relative al periodo della grande recessione seguita alla crisi del ’29.
Grazie alla sua cultura letteraria, politica e musicale Alessandro Portelli riesce a cogliere e illustrare le connessioni tra il lavoro dei tre artisti e i rispettivi contesti storici consegnandoci, attraverso le sue pubblicazioni, un quadro della società americana con tutte le sue sfaccettature e contraddizioni. Nella sua lunga attività professionale, Portelli si è occupato anche della cultura popolare italiana. Ha fondato e presiede il Circolo Gianni Bosio, è un’autorità riconosciuta a livello internazionale nel campo della “Storia orale”, ha scritto diversi libri sulla storia recente d’Italia, occupandosi della Resistenza, degli operai delle acciaierie di Terni, dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e altro ancora. Ha
ideato e curato, per l’editore Donzelli, il volume collettivo Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani.